Progetti top-down e alberi esotici: il fallimento della restaurazione nel Bacino del Congo.

Progetti top-down e alberi esotici: il fallimento della restaurazione nel Bacino del Congo.

Il studio ha esaminato 64 pubblicazioni relative a 26 iniziative in cinque paesi: Repubblica Democratica del Congo, Camerun, Gabon, Ruanda e Repubblica Centrafricana. I risultati mostrano un quadro complesso, in cui le promesse di “restauro” superano spesso la realtà. Sebbene i governi africani abbiano fatto importanti promesse di ripristino, la maggior parte delle iniziative si è concentrata su sistemi di agroforestazione che predominano sulla piantumazione di specie forestali native.

L’analisi ha rivelato che l’economia è il principale motore di queste iniziative. Le comunità locali piantano alberi per generare reddito, coltivando specie come l’acacia per il carbone e il legname, rendendo possibile una certa stabilizzazione del suolo e migliorando la resilienza delle famiglie in aree rurali degradate. In alcune zone del Camerun, gli agricoltori stanno già adottando pratiche di rigenerazione naturale assistita, dimostrando che esistono approcci comunitari efficaci e sostenibili.


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