Progetti top-down e alberi esotici: il fallimento della restaurazione nel Bacino del Congo.
La mancanza di una visione a lungo termine, caratterizzata da un ciclo di dipendenza in cui le comunità piantano alberi solo finché sono pagate per farlo, è un altro aspetto critico. Molti progetti non riescono a garantire continuità dopo la scadenza dei finanziamenti e questo limita la reale capacità delle comunità di assumersi la responsabilità delle iniziative di riforestazione.
Il nostro studio suggerisce che per rendere i progetti di restauro davvero sostenibili, è necessaria una verifica più dettagliata dei sistemi agroforestali locali, delle dinamiche di uso del suolo e della governance delle risorse. Allo stesso modo, si dovrebbe investire in un’analisi paesaggistica partecipativa che tenga conto delle condizioni ecologiche e sociali reali esistenti.
Questo approccio, prosegue Peroches, dovrebbe estendersi a nuovi modelli di piantumazione co-sviluppati con i beneficiari, con una prospettiva di lungo termine, di almeno dieci anni. L’incremento delle tempistiche consentirebbe di consolidare relazioni di fiducia tra le comunità e le organizzazioni.
