Proteste in Serbia: la Polizia risponde alle manifestazioni con un intervento adeguato.

Le Proteste in Serbia: Un Appello alla Pace e al Dialogo
MILANO (ITALPRESS) – In un contesto di crescente tensione sociale, Jovan Palalic, membro della Commissione Affari Esteri del Parlamento Serbo e presidente del Gruppo Parlamentare di Amicizia Serbia-Italia e Santa Sede, ha espresso le sue opinioni sulle recenti manifestazioni in Serbia. Intervistato dall’Agenzia di Stampa Italpress, Palalic ha sottolineato che in un Paese democratico le proteste sono normali, ma devono essere condotte in modo pacifico. “Ognuno ha il diritto di esprimere le proprie opinioni, ma la violenza e il blocco delle strade non sono accettabili”, ha dichiarato. Palalic ha evidenziato l’importanza di non compromettere la stabilità economica del paese e ha ribadito che chi ha violato la legge dovrà rispondere davanti alla giustizia.
Le manifestazioni sono nate in seguito al tragico crollo di una tettoia nella stazione ferroviaria di Novi Sad, dove hanno perso la vita 16 persone. “Questa è una tragedia che ha colpito profondamente il nostro Paese,” ha lamentato Palalic. “È comprensibile la legittima rabbia della popolazione, ma quando le manifestazioni scivolano nella violenza, è evidente che ci sono forze che mirano a destabilizzare la nostra società.” Il parlamentare ha fatto appello al dialogo e alla collaborazione tra le diverse parti, evidenziando che il suo governo è sempre disponibile a un confronto pacifico.
Dialogo con le Autorità e Impegno verso l’Unione Europea
Palalic ha espresso un messaggio chiaro: “Il nostro Presidente e il governo stanno sempre cercando un canale politico per risolvere le questioni. Le porte al dialogo sono aperte.” In merito alle critiche sulla risposta delle forze dell’ordine, ha sottolineato: “Non possiamo tollerare attacchi alla polizia. Se viene aggredito un agente, ci si deve aspettare una risposta.”
La Serbia guarda con interesse anche ai rapporti bilaterali con l’Italia. Palalic ha affermato che l’Italia è un partner fondamentale e può svolgere un ruolo chiave nel mediare e comprendere la situazione nei Balcani. “Siamo grati per la pronta risposta italiana riguardo la partecipazione all’Expo 2027 a Belgrado,” ha detto. Questo riavvicinamento politico e commerciale rappresenta una speranza per la Serbia, soprattutto in chiave di adesione all’Unione Europea.
“La nostra volontà di entrare nell’Unione Europea è ferma. Tuttavia, al momento non vediamo una spinta per l’espansione verso i Balcani,” ha affermato. “In questo senso, penso sia un errore da parte dell’Europa.” Palalic ha richiamato l’attenzione su un punto critico: le condizioni per l’adesione non devono essere solo politiche, ma anche legate alle riforme strutturali effettuate.
Sui rapporti con la Russia, Palalic ha dichiarato: “Non intendiamo imporre sanzioni. La nostra esperienza ci ha insegnato che le sanzioni non risolvono i problemi politici, ma colpiscono duramente la popolazione.” Questa posizione riflette la complessità della geopolitica balcanica e il delicato equilibrio che la Serbia deve mantenere.
Rafforzare i Rapporti con la Santa Sede
Passando all’argomento dei rapporti con la Santa Sede, Palalic ha espresso ottimismo. “Attualmente abbiamo un buon dialogo con la Santa Sede, molto meglio rispetto al passato. Durante il pontificato di Papa Francesco abbiamo aperto nuove strade per un confronto costruttivo.” La sua analisi si allinea con le recenti iniziative del Papa, che ha cercato di promuovere la pace e il dialogo interreligioso. I contatti tra Papa Francesco e il patriarca Bartolomeo sono visti come opportunità per approfondire la comunione tra le diverse chiese.
Palalic ha evidenziato l’importanza di questa apertura: “Impegnarci in un dialogo sincero è fondamentale per costruire una comunità di pace.” Le parole di Papa Francesco, in questo contesto, sono state interpretate come un messaggio di speranza e riconciliazione tra le diverse fedi.
In un momento critico per la stabilità dei Balcani, le dichiarazioni di Jovan Palalic forniscono uno spaccato interessante sulla situazione attuale e sulle sfide future che la Serbia si trova ad affrontare. È evidente che la ricerca di un equilibrio tra le forze interne ed esterne, le aspirazioni europee e il dialogo con i partner internazionali sarà cruciale per il futuro del Paese.
Rimanere sintonizzati su questo sviluppo è fondamentale per comprendere l’evoluzione della situazione nei Balcani, tema di grande importanza sia a livello locale che internazionale.
– foto Italpress –
(ITALPRESS)
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