Re Carlo rompe il silenzio sulla sua salute. Le parole confessate in TV
In primavera era tornato alla vita pubblica con una visita all’University College Hospital Macmillan Cancer Centre, occasione in cui aveva rassicurato chi gli chiedeva come stesse. Da allora ha continuato a portare avanti una linea chiara: essere operativo, ma con prudenza e adattamenti quando necessari.
Il “soft power” della monarchia come strumento di prevenzione
Il re sembra aver trasformato l’esperienza della malattia in un elemento del suo soft power: usare visibilità e credibilità istituzionale per spingere temi sociali cruciali, in questo caso prevenzione e ricerca oncologica.
Non è un dettaglio: quando una figura come Carlo III ripete in modo esplicito che la diagnosi precoce salva vite, contribuisce a rendere la prevenzione un argomento meno distante e più “urgente” anche per chi tende a ignorarlo.
