Referendum: seggi aperti in tutta Italia fino alle 15, partecipa al voto!

Referendum: seggi aperti in tutta Italia fino alle 15, partecipa al voto!

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Oggi si svolge la seconda giornata di voto per cinque quesiti referendari riguardanti lavoro e cittadinanza, con seggi aperti dalle 7 alle 15. Si vota anche in 13 Comuni per i ballottaggi e in 7 Comuni al primo turno in Sardegna. I dati riportano una bassa affluenza: solo il 22,7% degli aventi diritto ha votato fino alle 23 di ieri, rendendo difficile raggiungere il quorum per i referendum. Per le elezioni amministrative, l’affluenza si attesta al 37,36%, in calo rispetto al primo turno, mentre in Sardegna è al 43,89%.

Riapertura dei seggi elettorali e affluenza ai referendum

Roma (Italpress) – Questa mattina, alle 7, sono stati riaperti i seggi per la seconda giornata di votazione riguardante i cinque quesiti referendari sui temi del lavoro e della cittadinanza. Le urne rimarranno aperte fino alle 15, offrendo così un’intera giornata per esprimere il proprio voto. Anche nei 13 Comuni con oltre 15mila abitanti, dove si svolgono i ballottaggi, e nei 7 Comuni sardi al primo turno, le votazioni seguiranno lo stesso orario.

Alle 23 di ieri sera, i dati mostrano una partecipazione che pone dubbi sul raggiungimento del quorum. Solo il 22,7% degli aventi diritto ha partecipato al voto, secondo le informazioni disponibili sul portale Eligendo del ministero dell’Interno, evidenziando un notevole scarto rispetto alle aspettative iniziali.

Per quanto riguarda le elezioni amministrative, l’affluenza si è fermata al 37,36%, un dato in calo rispetto al 45,81% registrato nel primo turno. Questa diminuzione sottolinea una maggiore difficoltà nel coinvolgere gli elettori rispetto alla prima fase delle consultazioni. In Sardegna, l’affluenza per le comunali ha rivelato un 43,89%, anch’essa in calo rispetto al precedente dato di 45,16% alla stessa ora.

Questi risultati sollevano interrogativi sulle dinamiche di partecipazione della popolazione elettorale e sulla rilevanza degli argomenti trattati nei referendum. Aspettative e realtà si stanno dimostrando distanti, sollecitando riflessioni su come migliorare l’engagement degli elettori nelle future consultazioni. La giornata di voto continua, con la speranza di attrarre un numero maggiore di cittadini alle urne.

Riapertura dei Seggi per il Referendum e le Elezioni Amministrative

Questa mattina alle 7 sono stati riaperti i seggi per la seconda giornata di votazione relativa ai cinque quesiti referendari riguardanti lavoro e cittadinanza. Le urne rimarranno aperte fino alle 15, permettendo sia ai cittadini che desiderano esprimere il proprio voto su temi di fondamentale importanza, di farlo senza fretta. Anche nei 13 Comuni con più di 15.000 abitanti, dove si svolgono i ballottaggi, e nei sette Comuni della Sardegna al primo turno, le urne saranno disponibili fino alla stessa ora.

Alla chiusura di ieri sera, alle 23, il raggiungimento del quorum per i referendum sembra ancora lontano, con solo il 22,7% degli aventi diritto che si è recato alle urne, secondo i dati forniti dal sito ufficiale Eligendo, gestito dal ministero dell’Interno. Questa percentuale indica un interesse limitato da parte della popolazione rispetto alle questioni poste nei referendum.

Per quanto riguarda le elezioni amministrative, la situazione risulta differente. Fino alle 23 di ieri, il tasso di affluenza si è attestato al 37,36%, in calo rispetto al primo turno, quando era pari al 45,81%. Questa diminuzione può far pensare a un disinteresse crescente o alla possibilità di un’affluenza ridotta negli ultimi giorni di votazione. Un dato particolare emerge dalle comunali in Sardegna, dove l’affluenza ha raggiunto il 43,89%, un leggero calo rispetto al 45,16% registrato nel precedente turno alla stessa ora.

La giornata di oggi rappresenta quindi un’importante occasione per gli elettori, che potranno esprimere le proprie opinioni su questioni di rilevanza locale e nazionale. Sarà interessante osservare se, nell’ultima fase di votazione, il numero dei partecipanti aumenterà, evitando l’assenza da un’ampia occasione di partecipazione democratica. Questo momento potrebbe rivelarsi decisivo non solo per il successo dei referendum, ma anche per l’esito delle elezioni amministrative in corso.

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