Ribera: “Intervento Google corretto, decisioni sulle banche spettano alla Dg Comp”
Teresa Ribera, vicepresidente esecutiva della Commissione Europea, denuncia il quasi monopolio di Google sulla pubblicità online, sostenendo la necessità di interventi antitrust. Propone l’eventualità di uno “spezzatino” per ridurre il dominio del colosso, mentre sottolinea l’importanza di leggi chiare riguardo alle interazioni tra governi e sistemi bancari. Ribera ribadisce la sovranità europea rispetto a possibili tassi imposti dagli Stati Uniti e discute la web tax, ritenendo fondamentale una scelta democratica. Infine, sul settore automotive, insiste sull’importanza di non deviare dalla trasformazione verso la mobilità sostenibile senza compromettere investimenti in altri settori.
Rughe nel Monopolio di Google e la Regolamentazione dell’Automotive
ROMA (ITALPRESS) – Teresa Ribera, vicepresidente della Commissione Europea, ha affrontato il tema del monopolio di Google in un’intervista a Milano Finanza. Secondo Ribera, l’azienda ha consolidato una posizione dominante nel mercato della pubblicità online, influenzando sia gli utenti che le imprese. La Commissione Europea è intervenuta con leggi antitrust per ridurre questo dominio e prevenire violazioni future. Ribera ha suggerito che un possibile “spezzatino” dell’azienda potrebbe rappresentare una soluzione efficace, sebbene ciò dipenda dalle proposte alternative presentate dalla grande tech.
Commentando le minacce di Donald Trump contro chi ostacola le big tech, Ribera ha chiarito che l’Unione Europea non ha intenzione di interferire con le politiche fiscali americane, a patto che queste rispettino il diritto internazionale. In caso contrario, l’Unione si tutelerà per salvaguardare i propri interessi e valori. Sul tema della web tax, ha evidenziato che alcuni Stati membri ne stanno già discutendo e che, anche se non è attualmente parte del bilancio comunitario, l’Europa potrebbe adottarla in futuro, seguendo procedure democratiche.
In relazione al sistema bancario, Ribera ha sottolineato la necessità di rispettare le normative europee riguardanti l’intervento governativo. Le autorità competenti, come la Dg Comp, sono incaricate di monitorare la legalità degli interventi statali, essenziali per tutelare la stabilità dei sistemi bancari nazionali, senza compromettere la parità nel mercato del credito. Ribera ha delineato un’attenzione particolare al consolidamento bancario a livello europeo, evidenziando che questo processo è già in atto.
Infine, riguardo al settore automotive e alla transizione verso motori sostenibili entro il 2035, Ribera ha affermato l’importanza di evitare una concentrazione eccessiva di incentivi esclusivamente sulla mobilità privata. È fondamentale finanziare anche altri settori che necessitano di attenzione per non compromettere la trasformazione globale dell’industria. L’Europa ha investito a lungo nell’innovazione e deve continuare su questa strada per completare il percorso di transizione.
Intervento della Commissione Europea su Google e Normative Economiche
ROMA (ITALPRESS) – Google controlla l’offerta, la domanda e l’abbinamento della pubblicità online, creando di fatto una situazione di quasi monopolio. Questo le consente di esercitare un forte influenza sulla scelta degli utenti e sulle strategie pubblicitarie delle aziende che operano nel web. Teresa Ribera, vicepresidente esecutiva della Commissione Europea e commissaria alla Concorrenza, ha sottolineato la necessità di applicare le leggi antitrust per contrastare questa dominazione del colosso tecnologico. Ribera ha suggerito che una possibile soluzione potrebbe riguardare un frazionamento dell’azienda, a patto che le alternative proposte dalla grande tecnologia siano adeguate a raggiungere l’obiettivo desiderato. Altrimenti, sarà la Commissione a prendere decisioni in materia.
Rispondendo a Trump, che ha avvertito sui rischi per chi oppone resistenza alle big tech, Ribera ha espresso chiaramente la posizione europea: “Non possiamo impedire agli Stati Uniti di applicare tasse su determinati beni, come lo champagne. Rispettando le leggi internazionali, faremo il necessario per proteggere i nostri interessi e valori”. Un’approccio diretto che mira a tutelare le scelte sovrane dell’Unione Europea.
In merito all’introduzione della web tax, Ribera ha osservato che alcuni Stati membri stanno già perseguendo questa direzione, considerandola giusta. Sebbene a livello europeo la tassa sui servizi digitali non sia attualmente parte del bilancio comunitario, è possibile che in futuro venga introdotta, sempre attraverso un processo democratico. Parlando del settore bancario, ha evidenziato come le normative europee limitino tempestivamente gli interventi governativi, per garantire che questi non compromettano l’equità nel mercato del credito.
Ribera ha anche toccato il tema dell’industria automobilistica e dell’abbandono dei motori termici entro il 2035. L’Europa ha investito anni nel promuovere l’innovazione in questo settore e ora è essenziale evitare una sbilanciata concentrazione di incentivi, per non sottrarre risorse ad altre aree altrettanto significative che necessitano di attenzione e sviluppo.
-Foto IPA Agency-(ITALPRESS).
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