Rifiuti inutilizzati: 940mila tonnellate di potenziale da valorizzare per un futuro sostenibile.

Rifiuti inutilizzati: 940mila tonnellate di potenziale da valorizzare per un futuro sostenibile.

Rifiuti inutilizzati: 940mila tonnellate di potenziale da valorizzare per un futuro sostenibile.

**ROMA (ITALPRESS)** – L’analisi effettuata da Erion, in collaborazione con l’IPLA e il Politecnico di Milano, mette in luce il potenziale inespresso custodito nel rifiuto urbano indifferenziato, derivante dalle abitazioni degli italiani. Queste materie prime, componenti fondamentali, vengono attualmente smarrite in un ciclo di smaltimento inadeguato.

Il valore dei rifiuti indifferenziati

Lo studio, condotto tra luglio 2024 e luglio 2025, ha previsto l’analisi di 38 campionamenti di rifiuti indifferenziati provenienti da 15 città italiane, tra cui Roma, Milano, Napoli e Torino. L’obiettivo era quello di individuare la presenza di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), Rifiuti di Batterie portatili (RB), Rifiuti Tessili e, in via sperimentale, imballaggi di AEE e mozziconi di sigaretta.

I risultati preliminari indicano che annualmente si potrebbero recuperare circa 945.675 tonnellate di rifiuti dalla frazione indifferenziata, suddivise in 100.872 tonnellate di RAEE (categorie R4 ed R5), 5.820 tonnellate di batterie portatili e 838.983 tonnellate di rifiuti tessili. L’importanza di una corretta differenziazione appare evidente: se recuperati correttamente, questi materiali potrebbero incrementare significativamente i tassi di raccolta nazionali.


Implicazioni economiche e ambientali

La presenza di RAEE e RB nella frazione indifferenziata non solo compromette il riciclo efficace dei materiali, ma ha anche pesanti ripercussioni sia economiche che ambientali. L’incapacità dei cittadini di differenziare adeguatamente questi rifiuti porta a un uso inefficiente delle risorse naturali. In molti casi, per soddisfare la domanda di materie prime, si rende necessario attingere a nuove fonti naturali, con conseguenze negative in termini di sostenibilità.

Lo studio mette in evidenza che la differenziazione dei rifiuti porterebbe a un aumento dei tassi di raccolta: si passerebbe dal 17% al 37% per i RAEE e dal 25% al 52% per le batterie portatili. Anche il tasso di raccolta dei rifiuti tessili potrebbe aumentare drasticamente, dal 13% al 74%. Questi numeri dimostrano l’importanza di un’azione collettiva per migliorare la gestione dei rifiuti in Italia.


Strategie proposte per il miglioramento

Per affrontare queste problematiche, lo studio suggerisce due azioni principali: promuovere campagne di sensibilizzazione e rafforzare le modalità di raccolta sul territorio. È fondamentale informare i cittadini riguardo le corrette modalità di conferimento dei materiali, sottolineando i benefici del corretto smaltimento dei RAEE e dei RB. Inoltre, è necessario investire nel miglioramento delle infrastrutture di raccolta, aumentando l’accessibilità e l’efficacia delle stesse.

Andrea Fluttero, Presidente di Erion Compliance Organization, ha affermato che “i risultati di questo studio rappresentano un punto di partenza fondamentale per orientare interventi mirati”. Le evidenze raccolte dimostrano che esiste un potenziale straordinario di recupero, accompagnato da un’urgente necessità di riflessione sui metodi attuali. Fluttero ha sottolineato l’importanza di un approccio sistemico che integri infrastrutture intelligenti e comunicazione mirata per sensibilizzare adeguatamente i cittadini.

Infine, il 14 ottobre 2025, saranno presentati i risultati completi presso il Museo dell’Ara Pacis a Roma, un’importante occasione per discutere non solo dei dati emersi, ma anche delle soluzioni concrete per trasformare il potenziale individuato in opportunità reali nell’ambito dell’economia circolare.

Per ulteriori informazioni, consultare gli studi dell’IPLA e dell’Erion Compliance Organization, che forniscono dati e approfondimenti sulla gestione dei rifiuti in Italia.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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