Rinnovato l’accordo tra Barilla e cerealicoltori emiliani per sostenere l’agricoltura locale.
Rinnovo dell’Accordo “Grano duro di alta qualità” in Emilia-Romagna
BOLOGNA (ITALPRESS) – L’Emilia-Romagna continua a investire nella qualità del grano duro. Oggi, in Regione, è stato rinnovato l’accordo di filiera “Grano duro di alta qualità” che prevede la produzione di oltre 300mila tonnellate di grano duro nel triennio 2026-2028. Ogni anno, saranno dedicati circa 20mila ettari di superficie agricola. Questa iniziativa, lanciata dalla Regione e supportata dal Gruppo Barilla, dalla Società Produttori Sementi e da importanti consorzi cerealicoli, ha come obiettivo la creazione di una filiera interamente emiliano-romagnola per la realizzazione della pasta Barilla.
L’importanza strategica dell’accordo
Il rinnovo dell’accordo è stato ufficializzato oggi a Bologna, alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, e di rappresentanti delle aziende partecipanti. Queste comprendono, tra le altre, la Società Produttori Sementi, Op Grandi Colture Italiane e Consorzio Agrario di Parma. “Negli ultimi 20 anni, questo progetto è stato un pilastro per la crescita della coltura di grano duro nella nostra regione”, ha dichiarato Mammi, evidenziando l’aumento delle superfici contrattualizzate, triplicate dal 2006.
L’accordo ha dimostrato di essere un efficace strumento per migliorare l’organizzazione della filiera produttiva, contribuendo a generare grano duro di elevata qualità. A tal proposito, ha aggiunto Mammi, “l’intesa ha garantito stabilità al settore, limitando le fluttuazioni di mercato legate a fattori esterni, come il conflitto russo-ucraino”.
Aspetti tecnici e benefici ambientali
Un aspetto chiave dell’accordo è l’adozione di un disciplinare tecnico rigoroso. Questo non solo garantisce la qualità del prodotto finale, ma riduce anche l’impatto ambientale della coltivazione. Le pratiche agricole, sostenibili e innovative, pongono particolare attenzione alla salute dei consumatori, oltre a rispettare norme severe sui residui di fitofarmaci.
Grazie a questa struttura, Barilla avrà accesso diretto a varietà di grano selezionate, mentre gli agricoltori beneficeranno di un mercato garantito e di prezzi stabiliti in base alla qualità del prodotto fornito. L’accordo funziona come un modello d’eccellenza, creando un bacino produttivo competitivo con grani importati e sostenendo così le aziende agricole locali.
Dettagli dell’accordo e risorse destinate
L’accordo prevede un conferimento di 315mila tonnellate di grano duro nel triennio, con circa 20mila ettari interessati ogni anno. Questi numeri corrispondono a circa un terzo della superficie regionale dedicata a questa coltivazione. Con 64mila ettari coltivati nel 2024-2025, l’Emilia-Romagna si posiziona al quinto posto in Italia, dopo Puglia, Sicilia, Basilicata e Marche. La superficie rimane costante rispetto all’annata precedente.
Dal 2006, la coltivazione del grano duro ha registrato un incredibile incremento della superficie contrattualizzata e, attualmente, l’Emilia-Romagna si colloca al quarto posto per volumi di produzione con circa 350mila tonnellate nel 2025.
Sostegno governativo e fondi
Importante è anche il recente stanziamento di 10 milioni di euro da parte del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste per il “Fondo grano duro”, che porta le risorse complessive a 20 milioni di euro. Questo fondo è stato istituito per rafforzare la filiera grano-pasta nazionale e prevede la sottoscrizione di contratti triennali, come quello rinnovato oggi.
Il progetto non solo offre uno sbocco di mercato per gli agricoltori, ma sostiene anche pratiche agricole che promuovono la sostenibilità e la salute pubblica. In particolare, i contratti di fornitura stipulati tra Barilla e le organizzazioni firmatarie delineano in dettaglio le tonnellate concordate e le modalità di coltivazione, garantendo trasparenza e qualità lungo l’intera filiera.
Questa intesa rappresenta un altro passo significativo verso la promozione di un’agricoltura responsabile ed efficiente in Emilia-Romagna, un settore fondamentale per l’economia locale.
Per ulteriori informazioni, è possibile consultare i documenti ufficiali della Regione Emilia-Romagna e del Ministero dell’Agricoltura.
Non perderti tutte le notizie di Food su Blog.it
