Sardegna sospende cooperazione con Israele: è tempo di far sentire la nostra voce.

Cagliari si Mobilita per i Diritti Umani in Palestina
CAGLIARI (ITALPRESS) – Nei giorni recenti, la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, ha lanciato un appello forte e chiaro. “I sardi e la Sardegna non possono restare in silenzio. Di fronte a quanto sta accadendo in Palestina, non è più sufficiente esprimere solidarietà,” ha affermato su social media, sottolineando l’urgenza di una mobilitazione che va oltre le parole. Un sentimento condiviso da molti, che ha trovato riscontro nella mozione recentemente depositata in Consiglio regionale.
Questa mozione, sostenuta da quasi trenta consiglieri della maggioranza, chiede ufficialmente alla Regione Sardegna di condannare le violazioni dei diritti umani nella Striscia di Gaza. In particolare, si propone di sospendere ogni forma di cooperazione con lo Stato di Israele fino al ripristino del diritto internazionale e dei diritti fondamentali. Questo gesto è in linea con le misure adottate in altre regioni italiane, come Puglia ed Emilia Romagna, e rappresenta un chiaro segnale di solidarietà verso il popolo palestinese.
Impegni Precedenti e Cooperazione Internazionale
“Non partiamo da zero,” ha aggiunto Todde, facendo riferimento a una mozione approvata il 24 ottobre 2024, che ha riconosciuto ufficialmente lo Stato di Palestina. “La nostra vicinanza al popolo palestinese non è solo ideale, ma si è tradotta nel tempo anche in percorsi concreti di cooperazione,” ha spiegato. Infatti, la Regione Sardegna ha già finanziato numerosi progetti attraverso il programma europeo Interreg NEXT MED, coinvolgendo enti e realtà civili palestinesi e promuovendo scambi nei settori dell’ambiente, della salute e dell’istruzione. Queste azioni dimostrano un impegno tangibile e duraturo verso il miglioramento delle condizioni di vita in Palestina.
Questo richiamo all’azione non è isolato. Attivisti per i diritti umani e figure pubbliche da molti ambiti hanno espresso il loro sostegno alla mozione. Ad esempio, l’ex ministro degli Esteri, Emma Bonino, ha dichiarato: “È fondamentale che le istituzioni locali si esprimano in maniera netta contro le ingiustizie. Solo attraverso una pressione costante possiamo far sentire la voce di chi non ha voce.” Un appello che invita a riflettere sulla responsabilità collettiva di sostenere i diritti umani a livello globale.
In risposta a questa crescente mobilitazione, diversi enti locali e associazioni hanno già annunciato il loro sostegno alla mozione. Gabriele Meloni, portavoce di un’importante associazione per i diritti umani, ha dichiarato: “È un fatto storico che la Sardegna prenda una posizione netta. In questo momento, ogni singolo gesto conta per il sostegno alla popolazione palestinese.” La speranza è che questo movimento possa servire da ispirazione per altre regioni e nazioni, incoraggiando un’azione collettiva più forte e determinata.
Alessandra Todde ha ribadito l’impegno della Giunta: “Confermo il mio pieno impegno e quello della Giunta a dare seguito a questa iniziativa politica. La Sardegna non può voltarsi dall’altra parte.” Questo richiamo all’azione non è solo un invito politico, ma un monito sulla responsabilità che ognuno ha nel difendere e promuovere i diritti umani.
Nonostante la geopolitica complessa che circonda la questione israelo-palestinese, molte persone sono ferme nella loro volontà di vedere un cambiamento reale. Fatti come questi sottolineano l’importanza della partecipazione civica e del ruolo delle istituzioni locali nel contesto delle questioni globali. Rimane da vedere come evolveranno queste iniziative, ma il messaggio di solidarietà è già diventato un tema centrale nel dibattito pubblico sardo.
Al di là della politica, è essenziale che ciascuno di noi rifletta sul proprio ruolo nel promuovere i diritti umani e nel sostenere le ingiustizie. La sensibilizzazione, l’informazione e la mobilitazione possono condurre a un cambiamento significativo e reale nel mondo e, in questo contesto, la Sardegna si propone come un faro di speranza e attivismo.
-Foto IPA Agency- (ITALPRESS).
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