Schifani: “Riforma del Terzo mandato è inaccettabile alla vigilia delle elezioni”

Renato Schifani, presidente della Regione Siciliana, affronta la questione del terzo mandato in un’intervista, sottolineando l’importanza di una riflessione politica seria piuttosto che influenzata da interessi personali. Sostiene la necessità di bilanciare la continuità nella buona amministrazione con la prevenzione di concentrazioni di potere. Critico nei confronti della conferenza delle regioni, Schifani propone che eventuali riforme sul terzo mandato siano ben approfondite, evitando interventi precipitiosi. Infine, sottolinea la necessità di una modifica legislativa per superare le disparità tra regioni a statuto ordinario e speciale, suggerendo un disegno di legge specifico.
Riflessioni sul Terzo Mandato: La Posizione di Renato Schifani
PALERMO (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha espresso la necessità di affrontare il tema del terzo mandato con una visione politica e non come un semplice dibattito tra le regioni. In un’intervista a il Giornale, ha sottolineato che la questione richiede un’attenta riflessione, evidenziando che il suo partito è pronto a contribuire in modo responsabile a questo confronto.
Schifani ha manifestato dubbi riguardo alla possibilità che la conferenza delle regioni possa raggiungere un consenso unanime su questo argomento. Ha chiarito che non spetta ai presidenti di regione influenzare una decisione fondamentale per il sistema istituzionale, data la loro situazione potenzialmente in conflitto di interessi. Ha ribadito l’importanza della continuità nella buona amministrazione, ma ha anche messo in guardia sulla necessità di evitare eccessive concentrazioni di potere. Per questo, ha richiamato il divieto di terzo mandato per i sindaci nei comuni con oltre quindicimila abitanti, evidenziando l’importanza del ricambio istituzionale.
In merito alla disparità di trattamento tra regioni a statuto ordinario e speciale, Schifani ha suggerito che la questione debba essere risolta modificando le leggi delle regioni a statuto speciale tramite un intervento di rango costituzionale. Ha descritto questa come l’unica soluzione legislativa possibile, esprimendo preoccupazione per l’assenza di omogeneità nel trattamento del terzo mandato.
Infine, ha considerato che l’introduzione di un emendamento a un provvedimento in corso potrebbe sembrare una scorciatoia efficace ma ha sollevato interrogativi sulla necessità di un provvedimento specifico che possa garantire un dibattito approfondito. Se necessario, Schifani ha proposto di procedere con un disegno di legge specifico per affrontare il tema, sottolineando che il Parlamento ha dimostrato di poter lavorare rapidamente quando necessario.
Riflessioni sul Terzo Mandato: La Posizione di Renato Schifani
PALERMO (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha affrontato il tema del terzo mandato in un’intervista rilasciata a il Giornale, sottolineando che si tratta di una questione politica che richiede un’attenta riflessione. Schifani ha espresso la posizione del suo partito, sottolineando l’impegno nei confronti della responsabilità e del rigore in questo dibattito, specialmente dopo l’apertura inaspettata di Fratelli d’Italia su questo argomento. Ha inoltre messo in dubbio che dalla conferenza delle regioni possa emergere un consenso unanime, avvertendo che tali discussioni non devono essere influenzate da potenziali conflitti di interesse tra i presidenti regionali.
Il presidente ha ribadito l’importanza della continuità nell’amministrazione, sottolineando però la necessità di evitare concentrazioni di potere prolungato nelle mani di una sola persona. Un esempio di queste preoccupazioni è il divieto del terzo mandato per i sindaci di comuni con oltre quindicimila abitanti, una regola che mira a promuovere il ricambio istituzionale. Schifani ha sollevato una questione importante: perché non considerare la rimozione di tale limite anche per gli enti locali? Ha suggerito che una riforma in questo ambito debba essere ben ponderata, evitando l’implementazione immediata prima delle elezioni.
Per quanto riguarda le differenze tra regioni a statuto ordinario e speciale, il governatore ha proposto che l’unica soluzione legislatore efficace sia la modifica delle norme di queste ultime attraverso un’apposita norma di rango costituzionale. Schifani ha chiarito che, sebbene un emendamento a un provvedimento già in atto possa sembrare una scorciatoia, è importante ponderare la necessità di un dibattito articolato su un tema così delicato.
In relazione alla possibilità di un disegno di legge specifico, il presidente ha messo in luce come il Parlamento sia capace di agire rapidamente quando è motivato. Le sue parole evidenziano l’importanza di un approccio strategico nella discussione sul terzo mandato, piuttosto che affrettarsi in una soluzione che potrebbe mancare di una vera approfondimento.
– foto ufficio stampa Regione Siciliana –(ITALPRESS).
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