Scontri al corteo Pro Pal di Udine: arresti e giornalista ferita da una pietra.

Scontri al corteo Pro Pal di Udine: arresti e giornalista ferita da una pietra.

Scontri al corteo Pro Pal di Udine: arresti e giornalista ferita da una pietra.

Udine Sotto Assedio per la Partita Italia-Israele

UDINE (ITALPRESS) – La città ha vissuto una giornata di tensione, blindata per ore in attesa dell’esito di manifestazioni e della partita tra Italia e Israele. Udine si è preparata a lungo per questo evento, con cecchini schierati allo stadio e forze dell’ordine a monitorare ogni angolo del centro città, inclusi i tombini lungo il percorso della manifestazione. Assai insolita per una città che non è abituata a un’attenzione così intensa in termini di sicurezza e copertura mediatica.

Il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, ha partecipato insieme a rappresentanti politici di diverse fazioni a una veglia di preghiera presieduta dall’arcivescovo Riccardo Lamba, svoltasi nella chiesa più antica della città, situata presso il castello. Allo stadio, era presente anche il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, affiancato dalla giunta regionale. Nel centro città, migliaia di manifestanti hanno preso parte a una protesta, con 358 gruppi provenienti da diverse città italiane per esprimere il loro dissenso sulla partita, che seguiva una fragile tregua legata ai recenti eventi tragici a Gaza.

L’obiettivo degli organizzatori era di andare oltre la tregua raggiunta, sollevando la questione della libertà per il popolo palestinese. Il corteo, inizialmente pacifico e caratterizzato da bandiere palestinesi e cartelloni contro Israele, ha visto una svolta nel pomeriggio, quando alcuni manifestanti hanno provato a oltrepassare il posto di blocco per raggiungere lo stadio. Nonostante gli sforzi degli organizzatori per mantenere la calma, la situazione è degenerata con l’intervento della polizia, che ha utilizzato idranti per disperdere la folla. Alcuni arresti sono stati effettuati e diversi feriti sono stati registrati, inclusa una giornalista colpita durante gli scontri.


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