Scopri i benefici sorprendenti del bagno con sali di Epsom per la tua salute
I benefici del sale di Epsom
Molti dei benefici attribuiti al sale di Epsom si basano su testimonianze tradizionali e sull’utilizzo storico, anche se la letteratura scientifica in alcuni casi è limitata. Ecco alcune delle proprietà più riconosciute:
Sollievo dal dolore muscolare: I bagni al sale di Epsom sono noti per aiutare a rilassare i muscoli affaticati e attenuare dolori localizzati al collo, alle spalle, alla schiena o in caso di mal di testa e emicranie.
Riduzione dello stress: Le proprietà calmanti del magnesio possono contribuire a ridurre ansia e tensioni, favorendo il buon umore e la stabilità emotiva agendo anche sulla produzione naturale di serotonina nel cervello.
Effetto antinfiammatorio: Il sale di Epsom può aiutare a diminuire l’infiammazione degli organi interni migliorando digestione e funzionalità intestinale, con potenziali effetti positivi sul sistema cardiovascolare.
Oltre all’uso nei bagni, il sale di Epsom viene spesso impiegato come esfoliante naturale e ammorbidente per le cuticole in trattamenti di bellezza. Viene anche sfruttato in ambito pratico per il giardinaggio e il crafting.
Modalità di assunzione e precauzioni
Il sale di Epsom è utilizzato anche internamente, principalmente come lassativo. In questo caso il sale va sciolto in 240 ml di acqua, spesso accompagnato da qualche goccia di succo di limone per attenuare il sapore amaro. È importante assumere il rimedio lontano dall’assunzione di farmaci, rispettando un intervallo di almeno due ore.
Dosi consigliate per la stitichezza: Adulti e ragazzi sopra i 12 anni possono assumere da 2 a 6 cucchiaini di sale in un’unica somministrazione o divisi in due dosi separate da almeno 4 ore, senza superare le due assunzioni giornaliere.
Nonostante i benefici, il sale di Epsom non è raccomandato in presenza di ferite aperte, infezioni cutanee o ustioni gravi, perché può irritare la pelle o aggravare la condizione.
Il consumo eccessivo di sale di Epsom può causare diarrea e squilibri elettrolitici, con conseguente rischio di disidratazione. È opportuno evitare un uso prolungato e consultare un medico in caso di effetti collaterali persistenti o condizioni di salute particolari.
L’origine del sale di Epsom risale al XVII secolo quando Henry Wicker, un mandriano inglese, scoprì una sorgente ricca di questo minerale nella cittadina omonima. Notò che le ferite delle sue mucche miglioravano dopo essere state a contatto con quell’acqua, dando così avvio all’uso terapeutico di questo sale.
