Scopri le cause psicologiche dei crimini ambientali nel nuovo libro rivoluzionario.

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Un’Analisi Profonda dei Crimini Ambientali: Le Sei Colonne

Gli studi condotti dalla psicologa Julia Shaw rivelano tratti comuni tra sei significativi casi di crimine ambientale, che possono essere interpretati attraverso sei fattori motivazionali: facilità, impunità, avidità, razionalizzazione, conformità e disperazione. Shaw, professore di psicologia alla University College London, ha sviluppato un profilo psicologico dei protagonisti di questi crimini, utilizzando la Situational Crime Prevention Theory della criminologia. Con questa analisi, si interroga sugli incentivi che portano gli individui a commettere atti dannosi per l’ambiente.

La Comportamento Umano e le Motivi per i Crimini Ambientali

Shaw ha osservato che, sebbene l’avidità sia spesso vista come il motore principale di tali attività illecite, è essenziale considerare anche altre motivazioni, come la disperazione. Molti crimini ambientali sono perpetrati da persone in difficoltà economica, come i loggers illegali discussi nel podcast con Paul Rosolie, fondatore di Junglekeepers. La mancanza di alternative e l’oppressione economica spingono individui vulnerabili a commettere azioni dannose.

Le autorità di regolamentazione sono definite gli “eroi silenziosi” nella lotta contro i crimini ambientali. Shaw sottolinea l’importanza di investire in questi enti per garantire un controllo equo e giusto. Così facendo, si può combattere la criminalità ambientale su un piano più equo, e favorire una realtà in cui non regna l’impunità.

Riformare la Percezione del Crimine Ambientale

Per Shaw, un cambiamento culturale e legale è cruciale per inquadrare i crimini ambientali alla stregua di crimini violenti. A tal fine, alcuni paesi stanno già considerando l’introduzione di nuove norme legali, come il “ecocidio”. Tali riforme potrebbero aiutare a inquadrare la distruzione dell’ambiente come una questione di giustizia, paragonabile ai crimini contro l’umanità.

I whistleblower rivestono un ruolo fondamentale in questo processo, in quanto forniscono informazioni preziose su atti illeciti perpetrati da aziende o governi. Tuttavia, spesso affrontano gravi ritorsioni, compresa la possibilità di pene detentive. Shaw sottolinea la necessità di migliorare i percorsi che consentono ai whistleblower di segnalare i crimini ambientali, creando un ambiente in cui le denunce possano essere celebrate anziché punite.

Il Ruolo Cruciale delle Autorità Regolatorie

Le autorità deputate alla regolamentazione ambientale sono fondamentali per la protezione del nostro pianeta. Shaw evidenzia che senza di esse, né l’acqua né l’aria saranno al sicuro, e i prodotti utilizzati quotidianamente possono rivelarsi tossici. Un rafforzamento e un adeguato finanziamento di queste autorità sono essenziali.

Secondo la psicologa, c’è bisogno di una comunicazione e di una consapevolezza maggiore riguardo alla gravità dei crimini ambientali. Ancora oggi, alcune comunità percepiscono reati come la pesca illegale come una prassi accettabile, mentre essa dovrebbe essere considerata grave quanto un crimine violento. È vitale cambiare questa narrativa per promuovere una risposta sociale alla violazione delle normative ambientali.

L’Importanza della Razionalizzazione nel Comportamento Criminale

Shaw osserva che la razionalizzazione è un aspetto ricorrente nel comportamento umano, specialmente in contesti di crimine. Gli individui tendono a minimizzare l’impatto delle loro azioni e a giustificare comportamenti illeciti. Questo fenomeno è evidente nel caso della Volkswagen, dove i dipendenti si sono convinti che la manipolazione delle emissioni fosse accettabile. Affrontare questa razionalizzazione è essenziale per comprendere le motivazioni dei crimini ambientali e per sviluppare strategie di prevenzione efficaci.

Per combattere la razionalizzazione negativa, devono essere create strutture sicure e incoraggianti che spingano le persone a denunciarsi. Le organizzazioni devono implementare linee guida e percorsi di denuncia solidi, in cui la segnalazione sia considerata un’importante azione di responsabilità sociale.

La Necessità di Un Impegno Collettivo

La protezione dell’ambiente richiede un impegno collettivo e a lungo termine. Shaw invita a continuare a sostenere gli sforzi sociali e politici che promuovono la giustizia ambientale. Se i crimini ambientali continueranno a essere giustificati come un “male necessario” da parte delle aziende, la sostenibilità rimarrà un chimera. È fondamentale che la società sviluppi una mentalità ecologica e che la sostenibilità venga vista come una possibilità redditizia, piuttosto che un ostacolo al profitto.

La situazione attuale richiede che tutti noi, dai singoli cittadini alle istituzioni, prestiamo attenzione a come si comportano i nostri governance e aziende, sfidando l’idea che le violazioni ambientali possano essere tollerate. Solo attraverso un’azione collettiva possiamo sperare di creare un futuro più verde e giusto.

Fonti:

  • Shaw, Julia. Green Crime: Inside the Minds of the People Destroying the Planet and How to Stop Them.
  • Environmental Investigation Agency (EIA) – eia-international.org
  • United Nations Framework Convention on Climate Change – unfccc.int

Per saperne di più sui crimini ambientali e sulle loro implicazioni, si consiglia di ascoltare il Mongabay Newscast, dove esperti discutono questi temi e molto altro.

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