Senato approva la manovra: ora attesa per il voto della Camera.

Senato approva la manovra: ora attesa per il voto della Camera.

Senato approva la manovra: ora attesa per il voto della Camera.

Il Senato ha approvato la legge di bilancio con 110 favorevoli e 66 contrari, dopo aver votato la fiducia sul maxiemendamento. La manovra ora passa alla Camera. Cinque misure sono state escluse dalla manovra, compresa quella riguardante i pagamenti ai lavoratori. Diverse dichiarazioni dei leader politici esprimono opinioni contrastanti: Carlo Calenda critica la mancanza di una strategia di crescita, Matteo Renzi accusa il governo di trasformismo e insufficienza, mentre Maurizio Gasparri e Massimiliano Romeo lodano i risultati ottenuti, evidenziando il sostegno al ceto medio. L’opposizione denuncia una manovra priva di audacia, sottolineando la crisi economica.

Approvazione della Legge di Bilancio: Voti e Critiche

ROMA (ITALPRESS) – Il Senato ha approvato la legge di bilancio, con 110 voti favorevoli e 66 contrari. L’Aula ha dato il via libera alla manovra dopo aver votato la fiducia al governo sul maxiemendamento, che ha ricevuto 113 voti favorevoli. Ora, la legge passa alla Camera per ulteriori discussioni. La Commissione Bilancio ha eliminato cinque misure dalla manovra, inclusa quella che permetteva ai datori di lavoro, sotto certe condizioni, di non pagare gli arretrati ai lavoratori.

Diverse dichiarazioni hanno accompagnato il dibattito sulla manovra. Carlo Calenda, leader di Azione, ha espresso il suo apprezzamento per alcuni aspetti, come il finanziamento della sanità, ma ha criticato la mancanza di una strategia di crescita e di interventi sui salari. Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha sottolineato l’assenza di una visione chiara e ha accusato il governo di focalizzarsi eccessivamente sul mercato a scapito delle reali necessità dei cittadini.

Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia, ha lodato la manovra per aver probabilmente portato l’Italia fuori dalla procedura d’infrazione e per il rinnovamento dei contratti di lavoro. Ha inoltre sottolineato l’importanza degli interventi per le imprese e la tutela della casa, dichiarando che il suo partito voterà a favore della legge di bilancio. Massimiliano Romeo della Lega ha evidenziato il sostegno al ceto medio e ha difeso il blocco dell’aumento dell’età pensionabile.

Francesco Boccia, capogruppo del PD, ha criticato la legge, affermando che non risponde ai bisogni del Paese e accusa il governo di mancanza di coraggio nelle scelte. Stefano Patuanelli del M5S ha richiamato l’attenzione sui tagli alla scuola, evidenziando una strategia difettosa rispetto ai precedenti investimenti. Tino Magni del gruppo Misto-AVS ha messo in evidenza la crisi industriale attuale e il destino dei giovani, dichiarando la volontà di votare contro la manovra.

Approvazione della Legge di Bilancio: Voci di Critica e Sostegno

ROMA (ITALPRESS) – L’Aula del Senato ha dato il via libera alla legge di bilancio, con 110 voti favorevoli, 66 contrari e due astenuti, dopo l’approvazione della Nota di variazioni. Adesso, la manovra si sposterà alla Camera per ulteriore discussione. Precedentemente, il Senato ha espresso fiducia al governo sul maxiemendamento con 113 voti favorevoli, 70 contrari e due astenuti. Sono cinque le misure che, secondo le ultime informazioni, sono state eliminate dalla manovra, incluse quelle riguardanti sanatori per datori di lavoro che non adempiono ai loro obblighi nei confronti dei dipendenti.

Numerosi interventi in aula hanno evidenziato le divergenze di opinione sulla manovra. Carlo Calenda, leader di Azione, ha criticato la mancanza di una strategia di crescita, rimarcando l’assenza di proposte concrete per sostenere salari e le giovani generazioni. Matteo Renzi di Italia Viva ha condiviso le sue perplessità, considerandola una legge priva di visione, e ha rimarcato il contrasto tra le promesse preelettorali e le attuali misure economiche. Gasparri, capogruppo di Forza Italia, ha elogiato il lavoro svolto da Giorgetti, sottolineando come la legge di bilancio potrebbe contribuire ad uscire dalla procedura d’infrazione, e ha difeso le misure a favore delle imprese e del lavoro.

La Lega, attraverso Massimiliano Romeo, ha espresso il proprio sostegno alla manovra, sottolineando il suo impegno nel contrastare l’innalzamento dell’età pensionabile. D’altra parte, Francesco Boccia, capogruppo dem in Senato, ha denunciato l’assenza di scelte coraggiose da parte del governo e una mancanza di misure concrete per il sociale. Stefano Patuanelli del M5S ha evidenziato come questa legge non possa rispondere alle reali necessità del Paese, sottolineando il taglio ai fondi per la scuola e criticando la narrativa corrente sul benessere economico.

Infine, Tino Magni del gruppo Misto-AVS ha rimarcato la crisi industriale in corso, i salari stagnanti, e il fenomeno dei giovani che emigrano all’estero. La manovra, secondo lui, è il risultato di anni di promesse mai mantenute, puntando il dito contro l’evidente peggioramento della situazione economica per i cittadini.

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