Silent Hill F: un mix potente di mistero e rabbia da non perdere.

Silent Hill F: un mix potente di mistero e rabbia da non perdere.

Immagina Silent Hill F come un incontro tra horror di sopravvivenza e la narrativa di honkaku giapponese, una storia che continua a rivelarsi ad ogni rigiocata (tutte raccontate attraverso cinque possibili finali). Mentre vagavo per boschi inquietanti nella mia prima sessione, incrociai un albero sacro gigante. Non potevo interagirvi. L’albero rimase un enigma fino a quando non ripresi il gioco da capo, scoprendo rapidamente un nuovo enigma che sembrava ruotare attorno a esso. Ulteriori dettagli e cutscene si svelano nelle giocate successive (esiste anche una funzione che distingue le nuove cutscene dalle precedenti, permettendo di saltare le ripetizioni).

La profondità e la sfumatura del mistero sono sorprendenti, ma è anche vero che la mancanza di vere e proprie paure è evidente. Silent Hill F è sinistro, teso, malinconico e, in alcune scene, fastidiosamente orribile. Ma quanto a paura? Poco. Non c’è nulla che eguagli il terribile abisso della discesa nel letto sottostante della città in Silent Hill 2. L’aspetto più vicino a Silent Hill F è la casa familiare di Hinako, un luogo dove porte e stanze si moltiplicano e i corridoi si allungano. Lo spazio, che si ripete all’infinito fino a quando non completi tutti gli enigmi, brulica di una logica da incubo.

L’assenza di brividi è in gran parte dovuta a un’inclinazione verso l’azione. Hinako infligge colpi critici, esegue schivate al rallentatore e maneggia anche una spada polearm chiamata naginata. Non è un’eroina d’azione all’inizio, sforzandosi di sollevare armi e talvolta colpendo nel vuoto. Ma la teenager è determinata. “Non metterti sulla mia strada”, afferma ad un certo punto, mostrando crescente assertività.

Durante i combattimenti, Hinako consuma qualsiasi rimedio possa reperire: tè di kudzu, pillole rosse, cioccolato — e nei santuari, che fungono anche da punti salvataggio, può fare sacrifici agli dei, migliorando così la sua salute, resistenza e persino sanità mentale. Questo viaggio diventa quindi una prova di fede per la giovane, che ha un piede nella tradizione e l’altro nella modernità (un punto riflesso nella straordinaria colonna sonora, che mescola la musica tradizionale giapponese con la psichedelia degli anni ’60).

“La strada si intreccia e gira”, dice Hinako in un momento di riflessione verso la fine del gioco, “è come se stessi camminando nella mia testa”. Questa affermazione si distacca nel copione che solitamente evita di esplicitare il suo sottotesto freudiano. Ciononostante, la frase solleva una domanda: cosa si cela nei recessi più oscuri e privati della mente di Hinako? Attraverso un design di livello espressivo, una storia ben raccontata e combattimenti frenetici, ci imbattiamo in una giovane donna bloccata in una battaglia con le aspettative sociali.

Silent Hill F comunica magnificamente il suo arco emotivo, dalla lotta disperata per la sopravvivenza all’ira sfrenata. Hinako non fiorisce tanto quanto erompe. Diventa una potente forza della natura a sé stante.

Silent Hill F sarà disponibile dal 25 settembre su PS5, Xbox e PC. Fonti ufficiali: [Konami](https://www.konami.com) e [PlayStation](https://www.playstation.com).

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