Sintomi più gravi della fibromialgia: come riconoscerli e affrontarli efficacemente
La fibromialgia è una sindrome cronica che provoca dolore diffuso in tutto il corpo, accompagnato da sintomi come stanchezza intensa, disturbi del sonno, difficoltà cognitive e alterazioni dell’umore. Si tratta di una condizione complessa e spesso debilitante, che può influenzare profondamente la qualità della vita di chi ne è affetto.
Principali sintomi della fibromialgia
I sintomi della fibromialgia sono molteplici e possono variare nell’intensità e nella durata. Tra i più comuni troviamo:
- Dolore diffuso: il dolore è permanente, di tipo sordo e interessa entrambe le metà del corpo, sia sopra che sotto la vita, perdurando per almeno tre mesi.
- Affaticamento cronico: la sensazione di stanchezza è persistente e può manifestarsi anche al risveglio, nonostante un numero sufficiente di ore di sonno.
- Disturbi del sonno: la fibromialgia è spesso associata a disturbi come l’apnea notturna e la sindrome delle gambe senza riposo, che compromettono la qualità del riposo.
- Difficoltà cognitive: la cosiddetta “fibro-fog” consiste nella difficoltà a concentrarsi, problemi di memoria e rallentamento delle funzioni mentali.
- Problemi alla vescica: frequente bisogno di urinare o sensazione di urgenza urinaria.
- Alterazioni dell’umore: ansia, depressione e sbalzi d’umore sono comuni nei pazienti con fibromialgia.
Il dolore, la fatica e la mancanza di sonno possono compromettere significativamente la capacità di svolgere attività quotidiane e influenzare negativamente la salute mentale.
Che cos’è la fibromialgia e quali sono le sue cause?
La fibromialgia è una condizione che coinvolge il sistema nervoso centrale, causando un’alterata percezione del dolore. Non esiste una causa unica definita, ma diversi fattori possono contribuire allo sviluppo della sindrome.
Spesso i sintomi si manifestano dopo eventi scatenanti come traumi fisici, stress emotivo intenso (come la perdita di una persona cara), interventi chirurgici, gravidanza o malattie gravi. Alcune persone invece non riescono a identificare un trigger preciso.
Le donne sono maggiormente colpite rispetto agli uomini e spesso la fibromialgia si associa ad altre condizioni come cefalea tensiva, disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare, sindrome del colon irritabile, ansia e depressione.
Tra i fattori di rischio e cause correlate troviamo:
- Genetica: la fibromialgia tende a manifestarsi in più membri della stessa famiglia, suggerendo una componente ereditaria.
- Infezioni: alcune infezioni sistemiche possono scatenare o peggiorare i sintomi.
- Traumi fisici o emotivi: eventi stressanti di natura fisica o psicologica possono provocare l’insorgenza della malattia.
- Malattie reumatiche: condizioni come l’artrite reumatoide, il lupus o l’osteoartrite aumentano il rischio.
