Strage di Via D’Amelio: la nipote di Emanuela Loi esorta a lottare per la giustizia.

Commemorazione del 33° Anniversario della Strage di Via D’Amelio a Palermo
PALERMO (ITALPRESS) – Il 19 luglio 2023, Palermo ha commemorato il 33° anniversario della strage di via D’Amelio, evento tragico che portò alla morte del giudice Paolo Borsellino e dei membri della sua scorta: Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Li Muli. La cerimonia si è svolta alla presenza del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del Capo della Polizia, Prefetto Vittorio Pisani, con la partecipazione toccante dei familiari delle vittime e di rappresentanti delle forze armate.
Atti di Ricordo e Riflessioni Sulla Legalità
La commemorazione si è aperta con la deposizione di una corona di alloro da parte del Ministro Piantedosi presso la lapide commemorativa, collocata all’interno dell’Ufficio scorte. Questa iniziativa ha sottolineato l’importanza della memoria e del rispetto verso chi ha sacrificato la propria vita per la giustizia.
Dopo una messa di suffragio celebrata nella cappella della Caserma “Pietro Lungaro” dal cappellano della Polizia di Stato, Don Massimiliano Purpura, la cerimonia ha visto la proiezione del docufilm “I ragazzi delle Scorte: Fabio”. Questo filmato, dedicato al giovane poliziotto Fabio Li Muli, ha messo in luce la vita di un uomo che credeva profondamente nei valori della legalità, non cercando la gloria ma agendo come un cittadino responsabile.
Emanuela Loi, attuale agente della Polizia di Stato in servizio presso la Questura di Cagliari, ha voluto rendere omaggio alla zia, Emanuela, con una lettera aperta in cui ha espresso il suo profondo orgoglio per il sacrificio compiuto. “Anche se non ho avuto la fortuna di conoscerti, sento una connessione profonda con te,” ha affermato Emanuela nella sua dichiarazione, riconoscendo l’importanza dell’esempio di coraggio e dedizione lasciato dalla zia.
Questa commemorazione ha rappresentato non solo un momento di ricordo, ma anche un’invocazione alla lotta contro le ingiustizie e la mafia, che hanno segnato la storia recente del nostro Paese. Emilio Fede, noto giornalista, ha dichiarato: “La lotta per la legalità è una responsabilità di tutti noi. Non possiamo dimenticare chi ha dato la vita per difendere i nostri diritti.”
Inoltre, durante la cerimonia, diversi funzionari pubblici e rappresentanti delle istituzioni hanno ribadito la necessità di mantenere alta l’attenzione sui temi della giustizia e della legalità. L’assessore alla Legalità, Giacomo Palazzolo, ha affermato: “Oggi più che mai, dobbiamo continuare a combattere per i valori che i nostri eroi rappresentano.”
La tradizione di commemorare la strage di via D’Amelio si è evoluta nel tempo, diventando un momento per riflettere non solo sulla perdita, ma anche sull’importanza della memoria collettiva. “Il sacrificio di questi uomini e donne deve rimanere vivo nella nostra memoria e ispirarci a lottare per un’Italia migliore,” ha concluso il Prefetto Pisani.
La lettera di Emanuela Loi, carica di emozione e significato, è stata un forte momento di introspezione. “La mafia non è un concetto astratto,” ha scritto, “ma una realtà che ha colpito la mia famiglia e che ha lasciato una cicatrice profonda.” Attraverso queste parole, chiaramente si evince il suo desiderio di onorare l’eredità della zia, continuando la battaglia per la giustizia e i diritti civili.
Per approfondire ulteriormente la storia di Emanuela Loi e di altri eroi della legalità, puoi guardare il video del docufilm qui: I ragazzi delle Scorte: Fabio.
La giornata si è chiusa con un forte invito a tutti i cittadini a non dimenticare, a continuare a combattere per i valori di giustizia e verità, che sono stati il vero motore della vita di Paolo Borsellino e dei suoi uomini. La memoria è il primo passo verso la costruzione di un futuro senza mafia.
- Foto Ufficio Stampa Polizia di Stato – (ITALPRESS).
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