Superdazio del 107% sulla pasta italiana: Giansanti avverte ripercussioni su tutta la filiera.
Super Dazio del 107% sulla Pasta Italiana: Le Reazioni del Settore Agroalimentare
La Preoccupazione di Confagricoltura
ROMA (ITALPRESS) – Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, ha manifestato la sua forte preoccupazione riguardo all’eventuale imposizione di un super dazio del 107% sulla pasta italiana da parte degli Stati Uniti. Questo provvedimento rappresenterebbe un colpo duro per le aziende italiane, in particolare per quelle attive nella produzione di uno dei simboli del Made in Italy. “Abbiamo chiesto al governo una presa di posizione netta verso l’amministrazione americana. È cruciale che il nostro ministero degli Esteri si attivi per risolvere questa questione”, ha dichiarato Giansanti.
Il portavoce ha sottolineato l’importanza di avere una diplomazia attiva e pronta a contrastare scelte che possono danneggiare il settore agroalimentare nazionale. Il mercato statunitense è fondamentale per le esportazioni italiane, e la pasta è uno dei prodotti più richiesti e apprezzati dagli americani, notoriamente per la sua qualità.
L’Indagine del Dipartimento del Commercio USA
La decisione riguardo al super dazio segue un’indagine condotta dal Ministero del Commercio degli Stati Uniti. Secondo quanto riportato, il dipartimento avrebbe rilevato anomalie nel prezzo della pasta proveniente da alcuni produttori italiani, suggerendo pratiche di dumping. Il panorama normativo si sta complicando ulteriormente: oltre al 15% di dazi già imposti lo scorso agosto dall’amministrazione Trump, dal 1° gennaio 2026 si prevede un ulteriore incremento del 91,74% sui prodotti importati.
Queste notizie non sono solo allarmanti per gli agricoltori, ma minacciano l’intera filiera agroalimentare italiana, dalla produzione di grano fino alla trasformazione in pasta. “Le ricadute su imprese, lavoratori e consumatori sarebbero enormi”, ha avvertito Giansanti, evidenziando che una simile imposizione potrebbe portare a una diminuzione della produzione e, di conseguenza, a un incremento dei prezzi.
L’Importanza della Pasta nel Mercato Statunitense
La pasta italiana è un prodotto di straordinaria importanza, non solo per l’economia italiana, ma anche per la cucina americana. Negli ultimi anni, si è assistito a un crescente interesse verso la gastronomia italiana, e le vendite di pasta italiana hanno registrato un’impennata. Giansanti ha ribadito che la decisione di applicare nuove barriere doganali sarebbe “una doccia gelata ingiusta” per un settore che opera sempre con grande correttezza nel mercato internazionale.
La reputazione della pasta italiana, costruita nel tempo grazie alla qualità e all’autenticità, è a rischio. Ogni anno, un numero crescente di italiani e americani e anche di molti altri consumatori in tutto il mondo scelgono la pasta italiana, contribuendo a un significativa crescita dell’export. La nostra filiera agroalimentare, storicamente riconosciuta e rispettata, merita una protezione adeguata in un contesto di crescente competizione globale.
Le Potenziali Ripercussioni per i Consumatori e le Aziende
L’aumento dei dazi non impatterebbe soltanto le aziende produttrici di pasta: i consumatori avrebbero meno scelta e risorse a disposizione. Molti dei marchi di pasta presenti sugli scaffali dei supermercati americani sono sinonimo di qualità e autenticità; un incremento dei costi potrebbe tradursi in prezzi più alti per i consumatori, scoraggiando i consumi e modificando le abitudini alimentari.
Il rischio è che questa situazione non solo danneggi i produttori locali, ma possa anche portare a una diminuzione dell’occupazione nei settori coinvolti nella filiera agroalimentare italiana. La filiera che va dal campo alla tavola è intricata e ogni anello è necessario e fondamentale. L’industria agroalimentare è un pilastro dell’economia nazionale, ed è quindi vitale che il governo italiano collabori attivamente con le istituzioni europee e internazionali per evitare che tali dazi possano compromettere anni di impegno e qualità.
La Risposta del Governo Italiano
In risposta a questa situazione, diversi attori del governo italiano si sono già attivati per affrontare la questione. Le comunicazioni tra il ministero degli Affari Esteri e le autorità americane sono in corso per chiarire la posizione italiana e trovare una soluzione diplomatica. L’obiettivo è difendere i diritti delle aziende italiane e mantenere l’integrità dei prodotti alimentari del nostro Paese.
Il vice ministro degli Affari Esteri ha espresso il suo supporto al settore e si è impegnato a fare il possibile per promuovere la pasta italiana nel contesto internazionale, sottolineando che il prodotto non è solo una questione commerciale, ma anche un simbolo dell’identità culturale e gastronomica italiana.
Fonti Ufficiali
- Confagricoltura: sito ufficiale di Confagricoltura
- Dipartimento del Commercio USA: sito ufficiale del Dipartimento del Commercio
Il futuro della pasta italiana è nelle mani di decisioni politiche che devono tenere conto delle esigenze economiche, culturali e sociali, per garantire una protezione adeguata a uno dei patrimoni alimentari più preziosi del nostro Paese.
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