Sydney Sibilia: la serie che rivisita il genere con ironia e freschezza inaspettata.
ROMA – Max Pezzali e Mauro Repetto si incontrano al liceo, dando vita a una delle storie più affascinanti della musica italiana. Con la stessa passione e un sogno condiviso, i due diventano rapidamente grandi amici con l’obiettivo di fare musica. Dai banchi di scuola ai palchi più importanti, nasceranno gli 883, i portavoce di un’intera generazione. Successi come “Come Mai”, “Una Canzone d’Amore”, “Hanno ucciso l’Uomo Ragno” e “Sei un mito” accompagneranno le prime immagini di “Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883”. Questa dramedy Sky Original diretta da Sydney Sibilia, con protagonisti Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli, ha colpito il cuore di un milione e trecentomila spettatori medi a settimana.
Un’incredibile storia di amicizia e musica
La prima stagione di “Hanno ucciso l’uomo ragno” mostra i due ragazzi durante il periodo del liceo, mentre conducono vite separate ma ancorate alla medesima passione. Max è un giovane che, bocciato e annoiato, si sente spesso fuori luogo. Dall’altro lato, Mauro è un animatore energico e versatile, ma continuamente criticato per mancare di quel “qualcosa in più” che lo completi. La loro esistenza cambia radicalmente nel momento in cui diventano compagni di banco. Due personalità opposte unite dalla voglia di evadere da Pavia e dalla comune passione per la musica.
