Tajani al G7: L’Italia punta sulla pace da Ucraina a Gaza e Venezuela.

Tajani al G7: L’Italia punta sulla pace da Ucraina a Gaza e Venezuela.

Tajani al G7: L’Italia punta sulla pace da Ucraina a Gaza e Venezuela.

La posizione dell’Italia sulla guerra in Ucraina

NIAGARA-ON-THE-LAKE (CANADA) – In vista della riunione finale del G7, il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha delineato la linea politica del Bel Paese rispetto al conflitto in Ucraina. “È tutto nelle mani di Putin”. Con queste parole, Tajani ha chiesto a Mosca di modificare il proprio atteggiamento e di diventare un attore per la pace. Durante il vertice, organizzato dalla ministra canadese Anita Anand e con la partecipazione del ministro degli Esteri ucraino Andriy Sybiha, Tajani ha ribadito l’impegno dell’Italia nel sostenere Kiev, sottolineando l’importanza di investire nella resilienza energetica e umanitaria e nella difesa.

Aiuti militari e civili in arrivo per l’Ucraina

È in preparazione il dodicesimo pacchetto di aiuti militari, oltre a nuovi contributi civili. Tra questi, Tajani ha annunciato l’invio di generatori e tecnologie innovative per la riabilitazione delle centrali elettriche ucraine gravemente danneggiate. L’Italia si prepara a investire “diverse decine di milioni” per la ricostruzione del sistema energetico e la protezione delle infrastrutture critiche in Ucraina, di cui ha già stanziato oltre 100 milioni di euro in aiuti. È emersa anche la questione della corruzione; Tajani ha assicurato la disponibilità italiana a collaborare, offrendo l’esperienza di magistrati e della Guardia di Finanza per supportare le riforme ucraine.

Riguardo all’uso di armi a lungo raggio, il ministro ha chiarito che “non ci è stata fatta alcuna richiesta” e ha ribadito che l’Italia non autorizzerà mai l’impiego di armi italiane oltre i confini ucraini. Sottolineando l’unità della maggioranza, ha affermato: “Vedremo cosa si dovrà fare, ma lo faremo tutti insieme, in piena sintonia con gli alleati”.

Commentando le recenti affermazioni del segretario di Stato americano, Marco Rubio, che ha invitato la Russia a seguire la via della diplomazia, Tajani ha etichettato il suo messaggio come “un buon senso”. Ha insistito sull’importanza di un dialogo tra Russia e Ucraina, evidenziando che, per raggiungere un accordo, anche l’Europa dovrà essere coinvolta nel processo decisionale riguardante le sanzioni.

Supporto umano e ricostruzione in Medio Oriente

Nel contesto del conflitto mediorientale, Tajani ha posto l’accento sulla necessità di “consolidare la tregua a Gaza” e di garantire aiuti essenziali alla popolazione civile. Ha annunciato che i camion italiani del programma “Food for Gaza” sono già operativi, e che da Brindisi partiranno aerei carichi di generi alimentari. “L’Italia vuole essere protagonista nella fase di ricostruzione e di pace”, ha affermato.

Inoltre, Tajani ha confermato la missione umanitaria “Italy for Sudan,” che prevede l’aiuto alimentare e articoli per bambini a Port Sudan entro Natale. “È un’iniziativa umanitaria ma anche politica,” ha sottolineato, dichiarando che la politica deve occuparsi della tutela delle persone.

Riguardo alla crescente tensione in Venezuela, con l’arrivo della portaerei statunitense USS Gerald R. Ford, il ministro ha evidenziato una “involuzione della situazione” e una tensione crescente dovuta al contrasto contro il traffico di droga, armi e esseri umani. Ha confermato l’impegno dell’Italia a riportare a casa i cittadini italiani detenuti come prigionieri politici a Caracas, sottolineando che “stiamo lavorando a livello politico e diplomatico per la loro liberazione”.

Persecuzioni dei cristiani e crisi globali

Uno dei temi toccati da Tajani è stato quello delle persecuzioni dei cristiani in Nigeria e in altre parti del mondo. Ha affermato l’importanza di difendere la libertà religiosa ovunque e ha messo in guardia sulle diverse crisi globali che minacciano la stabilità. Rispondendo a una domanda su quale sia la crisi più grave per il G7, ha indicato che “tutte preoccupano”, ma ha riservato particolare attenzione per la situazione in Ucraina e Medio Oriente, seguite dalla crisi in Sudan.

Infine, il vicepremier ha elogiato l’approccio inclusivo della presidenza canadese, sottolineando l’importanza di aprire il dialogo con altri Paesi come India, Arabia Saudita e Messico. “Guai se ci chiudessimo in una torre d’avorio,” ha dichiarato, mettendo in evidenza che il dialogo è cruciale per difendere i valori della libertà e del mercato globale.

Per ulteriori dettagli, consultare le fonti ufficiali: Governo Italiano, Ministero degli Affari Esteri italiano.

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