Tipi, cause, diagnosi, cura e prevenzione spiegati in modo chiaro e completo

Tipi, cause, diagnosi, cura e prevenzione spiegati in modo chiaro e completo

Cosa sono i crampi muscolari? I crampi muscolari sono contrazioni involontarie e dolorose di uno o...

Cosa sono i crampi muscolari?

I crampi muscolari sono contrazioni involontarie e dolorose di uno o più muscoli che non si rilasciano spontaneamente. Possono colpire qualsiasi muscolo volontario del corpo, ma sono particolarmente frequenti nelle gambe e nei piedi, come nel caso del classico “charley horse”. Durante il movimento, i muscoli si contraggono e rilassano alternatamente; quando un muscolo si contrae involontariamente e con forza, si verifica uno spasmo. Se questo spasmo è sostenuto, prende il nome di crampo. Spesso si manifesta un indurimento palpabile del muscolo interessato.

I crampi possono durare da pochi secondi a oltre 15 minuti e possono ripetersi più volte prima di risolversi. Possono interessare una porzione o l’intero muscolo, o un gruppo di muscoli che normalmente lavorano insieme, e talvolta anche muscoli che solitamente muovono parti del corpo in direzioni opposte.

Quasi il 95% delle persone sperimenta almeno un episodio di crampi muscolari nella vita, con una maggiore incidenza negli adulti e negli anziani, anche se possono manifestarsi anche nei bambini.


Tipologie e cause dei crampi muscolari

I crampi muscolari scheletrici si classificano in quattro categorie principali:

  • Crampi veri
  • Tetania
  • Contratture
  • Crampi distonici

La categoria più comune sono i crampi veri, causati spesso da un’eccessiva eccitabilità delle terminazioni nervose che stimolano i muscoli. Sono associati a molte cause, tra cui:

  • Infortunio: il muscolo può contrarsi ripetutamente per proteggere un’area lesionata.
  • Attività intensa: l’affaticamento muscolare, soprattutto in attività sportive o lavori non abituali, può scatenare crampi durante o dopo l’esercizio.
  • Disidratazione: la perdita eccessiva di liquidi e sali minerali come sodio, potassio, calcio e magnesio può aumentare il rischio di crampi, soprattutto in climi caldi o durante attività fisiche prolungate.
  • Spostamenti di fluidi corporei: condizioni come la cirrosi o la dialisi possono alterare la distribuzione dei liquidi, favorendo i crampi.
  • Squilibri elettrolitici: bassi livelli ematici di calcio, magnesio o potassio aumentano l’eccitabilità dei nervi e dei muscoli, con un rischio maggiore per donne in gravidanza, anziani e persone con particolari patologie o assunzione di diuretici.
  • Crampi a riposo: frequenti soprattutto negli anziani, si manifestano frequentemente durante la notte e spesso si scatenano con movimenti che accorciano il muscolo, come puntare il piede verso il basso.

Come riconoscere e trattare i crampi muscolari

I crampi sono caratterizzati da dolore intenso e la difficoltà a continuare l’attività fisica o il movimento del muscolo coinvolto. Il muscolo appare gonfio, indurito e può rimanere dolorante per giorni dopo l’episodio.

La diagnosi si basa soprattutto sull’anamnesi e sull’esame fisico, soprattutto durante la contrazione. In alcuni casi di crampi ricorrenti o severi, sono utili esami del sangue per valutare i livelli di elettroliti (sodio, potassio, calcio, magnesio) o eventuali condizioni sottostanti.

Per alleviare un crampo acuto si consiglia di:

  • Allungare il muscolo interessato, ad esempio per i crampi al polpaccio si può esercitare una flessione del piede verso l’alto.
  • Massaggiare delicatamente il muscolo.
  • Applicare calore con una borsa calda o un bagno caldo per favorire il rilassamento muscolare.
  • Mantenere una corretta idratazione, soprattutto dopo attività fisiche intense.
  • In casi selezionati, l’assunzione di farmaci miorilassanti può aiutare temporaneamente.

Nei crampi distonici, che coinvolgono contrazioni muscolari anomale durante movimenti ripetitivi (come la scrittura), l’ergonomia e pause frequenti possono aiutare, inoltre in casi selezionati si usano iniezioni di tossina botulinica con effetti prolungati.

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