Tragedia ad Ibiza: morto a 35 anni il DJ Michele Noschese, noto come Godzi.

Tragedia ad Ibiza: morto a 35 anni il DJ Michele Noschese, noto come Godzi.

Tragedia ad Ibiza: morto a 35 anni il DJ Michele Noschese, noto come Godzi.

Chi era Michele Noschese, in arte Dj Godzi

Michele Noschese, noto nel panorama musicale come Dj Godzi, ha vissuto un’esistenza dedicata alla musica e al mondo dell’intrattenimento. Nato a Napoli, è cresciuto immerso nella cultura musicale, ma non tutti sanno che prima di conquistare le piste da ballo, aveva un promettente avvio nel calcio professionistico. Dopo un tragico evento avvenuto tra il 18 e il 19 luglio, il suo corpo è stato trovato senza vita a Ibiza, dove risiedeva da oltre dieci anni. Le autorità spagnole stanno indagando per chiarire le circostanze attorno alla sua morte, lasciando il mondo della musica in trepidante attesa di risposte.

Una carriera musicale in ascesa

Dj Godzi ha saputo affermarsi come un’importante figura della scena techno-house europea. Con esibizioni che toccavano varie città internazionali, da New York a Barcellona, da Parigi a Ibiza, il suo stile unico ha attratto un pubblico sempre più vasto. La piattaforma Mood Child Art ha espresso il suo cordoglio su Instagram, scrivendo: “Michele aveva un cuore gentile e ha sempre creduto nella musica come mezzo di connessione.” La sua morte segna la perdita di un artista che ha saputo toccare le vite di molte persone.

Nel maggio 2023, per Canale 8, Noschese aveva dichiarato: “La mia passione per la musica è iniziata a quindici anni, ma è stata la consolle a cambiare il mio destino.” La sua presenza magnetica e il suo approccio innovativo nella costruzione dei set dal vivo hanno fatto la differenza in un panorama musicale sempre più competitivo. Dj Godzi amava improvvisare, lasciandosi guidare dall’energia del pubblico, creando esperienze musicali uniche e indimenticabili.

Il suo legame con la musica era profondo, e non era raro sentire lui stesso incoraggiare i giovani talenti a dedicarsi anima e corpo all’arte della musica elettronica. “Impegnatevi dalla mattina alla sera davanti al pc per comporre musica elettronica”, ripeteva, ispirando tanti aspiranti artisti.

Michele era orgoglioso del suo nome d’arte, spiegando che “Godzi” derivava da “Godzilla” per il modo in cui riusciva a muoversi in consolle, dominando gli spazi con la sua presenza.

Un passato nel calcio e una scelta radicale

Prima di diventare un artista di fama, Michele Noschese nutriva un grande sogno calcistico. Giocava nella Primavera del Napoli, unico grande amore calcistico, e successivamente ha militato in serie C con squadre come Cavese e Benevento. Aveva ricevuto un’offerta dalla massima serie in Svizzera, ma scelse di non firmare, seguendo la sua vera passione: la musica.

Questa decisione radicale lo portò a laurearsi in Economia e a trasferirsi prima a Londra, poi a Ibiza. L’isola spagnola, conosciuta come un centro nevralgico per la scena musicale mondiale, divenne la sua casa ideale, un luogo caotico e creativo che rispecchiava la sua personalità e il suo modo di essere. Michele ha saputo trovare in Ibiza la propria dimensione, dove ha potuto esprimere a pieno il suo talento e la sua visione artistica.

La sua carriera ha avuto un impatto significativo nel mondo della musica indipendente, contribuendo a vari festival e club internazionali. Colleghi e amici hanno espresso il loro profondo dolore per la sua scomparsa, sottolineando l’importanza del suo contributo alla scena musicale. Ad esempio, il DJ e produttore Marco Carola ha dichiarato: “Michele era una forza della natura, un innovatore nel suo campo. La sua energia e creatività rimarranno sempre con noi.”

Il ricordo di un artista amato

La morte prematura di Michele Noschese ha lasciato un vuoto incolmabile in coloro che lo conoscevano. Artisti, fan e amici lo ricordano non solo per il suo talento straordinario, ma anche per il suo calore umano e la passione per la musica. Attualmente, la comunità musicale sta organizzando eventi in suo onore, sottolineando l’eredità duratura che ha lasciato.

Di fronte a questa tragedia, molti esprimono il desiderio che la sua musica possa continuare a vivere, ispirando generazioni future di artisti. La sua storia è quella di un uomo che ha saputo affrontare e superare le proprie sfide, realizzando i propri sogni e diventando un simbolo di speranza e creatività nel mondo della musica.

Data la significativo impatto di Michele sulla musica elettronica, le sue tracce e i suoi set continueranno a vibrare nel cuore di chi ha avuto il privilegio di ascoltarlo. La sua presenza mancherà, ma la sua musica continuerà a farci ballare e sognare.

Fonti:
1. Mood Child Art Instagram (post commemorativo).
2. Intervista su Canale 8, maggio 2023.
3. Dichiarazioni di Marco Carola, artista di fama internazionale.

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