Tre narcotrafficanti italiani arrestati a Ibiza dopo essersi nascosti per anni.
Arrestati tre latitanti italiani a Ibiza: un’operazione contro il narcotraffico
ROMA (ITALPRESS) – Il 15 agosto, sotto la direzione della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, i Carabinieri del ROS, in collaborazione con la Comisarìa General de Informacion della Polizia Nazionale spagnola, hanno portato a termine un’importante operazione internazionale che ha portato all’arresto di tre latitanti italiani a Ibiza. Gli indagati erano ricercati con un Mandato di Arresto Europeo, emesso dal gip di Roma, per associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti aggravata dal metodo mafioso.
Questa operazione rientra nell’ambito dell’indagine denominata “Anemone”, nella quale, lo scorso 8 luglio, erano state già effettuate 24 catture tra Italia e Albania. I tre uomini arrestati sono sospettati di ricoprire ruoli di primo piano in un’organizzazione criminale legata alla ‘ndrangheta, attiva nel narcotraffico sia in Italia che all’estero. Questa associazione ha la sua base a Roma e fa riferimento a un 57enne calabrese, già condannato, che è stato arrestato nel contesto della stessa indagine.
Le modalità operative del narcotraffico
Secondo le indagini, il narcotrafficante, trasferitosi a Roma agli inizi degli anni 2000, ha assunto il controllo dell’area di San Basilio. Qui ha promosso la creazione di un gruppo criminale che includeva anche i suoi tre figli. Questo clan aveva stabilito legami con una struttura criminale albanese, utilizzata per gestire diverse operazioni logistiche, dalla raccolta dei carichi nei porti spagnoli e olandesi fino al successivo trasporto di sostanze stupefacenti nel mercato romano.
I documenti d’indagine rivelano che la cocaina veniva acquistata in Sud America e importata in Europa tramite container, in porti come quelli della Spagna, dell’Olanda e Gioia Tauro (RC). L’interazione con altri broker calabresi è risultata cruciale per l’ingresso della droga nel mercato romano, dove veniva poi venduta al dettaglio.
Le autorità hanno anche attribuito all’organizzazione un episodio di violenza grave, incluso un caso di tortura nei confronti di uno spacciatore che non avrebbe rispettato un “debito di droga”. Un altro arrestato, bloccato mentre tentava di fuggire, era già ricercato per una serie di crimini legati al traffico di stupefacenti e per resistenza a pubblico ufficiale.
Il supporto internazionale è stato fondamentale in questo intervento, che ha visto la collaborazione della Procura – DDA di Roma, EUROJUST e il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP), attraverso il progetto “I CAN” (Interpol cooperation against ‘ndrangheta). L’operazione di arresto ha portato inoltre a perquisizioni in diverse abitazioni a Ibiza e Barcellona, durante le quali sono stati sequestrati vari materiali incriminanti.
In totale, le forze dell’ordine hanno trovato numerosi appunti manoscritti relativi all’attività di narcotraffico, documenti falsi utilizzati dai latitanti e un’importante somma di denaro contante – circa 35.000 euro – insieme a piccole quantità di cocaina.
La cattura di questi latitanti rappresenta un passo importante nella lotta contro il narcotraffico e le organizzazioni mafiose in Italia e nel resto d’Europa. La collaborazione tra le forze di polizia di diversi stati è essenziale per contrastare fenomeni criminosi complessi come questo. La Direzione Distrettuale Antimafia continua il suo lavoro con l’obiettivo di smantellare le reti criminali che operano a livello internazionale.
Per ulteriori aggiornamenti sull’andamento delle indagini e sulle operazioni della DDA di Roma, è possibile consultare le fonti ufficiali disponibili presso il sito della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri.
Fonte: Italpress, Polizia di Stato.
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