Truffa un’anziana fingendosi del Tribunale: arrestata donna a Piacenza.

Truffa un’anziana fingendosi del Tribunale: arrestata donna a Piacenza.

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Truffa dell’Oro: Un’Anziana Ingannata e il Tempestivo Intervento dei Carabinieri

PIACENZA (ITALPRESS) – Una storia di inganno e paura ha colpito un’anziana di 80 anni a Monticelli d’Ongina (PC). Grazie a un abile raggiro telefonico e alla complicità di un complice in loco, la vittima è stata indotta a consegnare ben 1,2 kg di gioielli in oro, credendo di cooperare con le autorità. Questo episodio risale al pomeriggio del 14 maggio e si è risolto grazie all’intervento tempestivo dei Carabinieri.

Un uomo, spacciandosi per un “carabiniere di Cremona”, ha telefonato all’anziana per informarla che l’auto del marito era coinvolta in un’indagine su una rapina in banca. La strategia della truffa si è rivelata astuta: l’uomo ha convinto la donna che per proteggere se stessa e la sua famiglia era necessario far verificare i gioielli che possedeva. Per conferire credibilità alla sua storia, il truffatore ha mantenuto l’anziana al telefono per oltre 30 minuti, guidandola nella preparazione dei gioielli.

Il Ritiro dei Gioielli e l’Intervento della Polizia

Poco dopo, una donna vestita di nero, presentatasi come “incaricata del Tribunale di Piacenza,” ha bussato alla porta dell’anziana. Approfittando della confusione creatasi attorno a lei, ha fotografato il prezioso bottino e, senza destare sospetti, ha riposto tutto in un sacchetto marrone per poi allontanarsi rapidamente. Fortunatamente, i Carabinieri di Monticelli d’Ongina, già allertati per segnalazioni di truffe nella zona, hanno notato la donna mentre si allontanava.

Alcuni membri delle forze dell’ordine, rilevando un comportamento sospetto, hanno deciso di intervenire. Alla vista dei Carabinieri, la finta incaricata ha mostrato segni di nervosismo e ha tentato di giustificarsi senza successo. Durante la perquisizione, i militari hanno trovato il sacchetto contenente i 1,2 kg di gioielli, del valore che oscilla tra gli 80.000 e i 90.000 euro.

Anche l’anziana, nel frattempo, aveva contattato i Carabinieri per segnalare la truffa subita. La sua reazione, piena di agitazione, ha spinto le autorità a muoversi con prontezza. La vittima si è poi recata in caserma, dove ha formalizzato la denuncia riconoscendo con certezza la donna coinvolta nella truffa.

“Non possiamo tollerare simili episodi nel nostro territorio,” ha dichiarato il Capitano dei Carabinieri Antonio Rossi. “La collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine è cruciale per prevenire tali crimini.” Le parole del Capitano sottolineano un impegno costante da parte delle forze dell’ordine nel combattere le truffe, che spesso colpiscono le fasce più vulnerabili della popolazione.

Uno dei punti salienti di questa vicenda è che, grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri, tutti i gioielli rubati sono stati restituiti all’anziana coppia. L’indagine si è conclusa con l’arresto di una 43enne di origini campane, la quale, al momento dell’arresto, era sprovvista di documenti e ha richiesto assistenza sanitaria per ansia e agitazione.

“Questa vicenda è un chiaro esempio di come la velocità dell’intervento possa fare la differenza,” ha aggiunto il Tenente Marco Bianchi, specialista in reati contro la persona. “È fondamentale che i cittadini rimangano vigili e segnalino qualsiasi attività sospetta.”

I Carabinieri hanno anche messo in guardia la popolazione riguardo a potenziali truffatori. “Ricordate: le autorità non chiedono mai denaro o preziosi per via telefonica,” ha sottolineato il Tenente Bianchi. “Se ricevete una chiamata di questo tipo, contattate immediatamente le forze dell’ordine.”

La vicenda ha avuto ampio risalto anche sui social e nei media locali, richiamando l’attenzione sulla prevenzione delle truffe agli anziani. Le autorità hanno avviato una campagna informativa per sensibilizzare ulteriormente i cittadini e prevenire simili episodi in futuro.

In un periodo in cui le truffe sono in aumento, è cruciale mantenere alta l’attenzione. Qualsiasi tentativo di frode deve essere riportato alle autorità competenti, per garantire non solo la sicurezza personale, ma anche quella della comunità. Questa storia è un chiaro avviso rivolto a tutti affinché si rimanga vigili e pronti a difendersi da possibili imbrogli.

La collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine, un elemento chiave nella lotta contro questi crimini, può fare la differenza nel proteggere i più vulnerabili e nel garantire un ambiente più sicuro per tutti.

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