Vaccino innovativo contro la dermatite nodulare bovina, annuncia Bartolazzi in Sardegna.

Vaccino innovativo contro la dermatite nodulare bovina, annuncia Bartolazzi in Sardegna.

Vaccinazione contro la Lumpy Skin Disease in Sardegna: Il Piano di Emergenza Parte Immediatamente...

Vaccinazione contro la Lumpy Skin Disease in Sardegna: Il Piano di Emergenza Parte Immediatamente

Nuovi Aggiornamenti sulla Campagna Vaccinale in Sardegna

CAGLIARI (ITALPRESS) – Oggi, l’assessore alla Sanità della Regione Sardegna, Armando Bartolazzi, ha annunciato un’importante novità nella lotta alla Lumpy Skin Disease, nota anche come dermatite nodulare dei bovini. Il vaccino, recentemente arrivato in Italia dal Sudafrica, è pronto per essere spedito in Sardegna, dove sarà subito distribuito alle ASL per avviare la campagna di vaccinazione.

“Grazie a un’immediata operazione di sdoganamento, il vaccino sarà disponibile per le Asl a partire dalla prossima settimana”, ha affermato Bartolazzi, che ha partecipato a una audizione in Commissione Sanità. La Sardegna sta affrontando attualmente 19 focolai di questa malattia, preoccupando gli allevatori e le autorità sanitarie.

Strategia di Combatto alla Malattia

L’assessore ha spiegato che il piano di vaccinazione è stato realizzato in coordinamento con il Ministero della Salute e la Commissione Europea, e l’approvazione del decreto sul piano vaccinale è attesa nelle prossime ore. “Le indicazioni del centro di referenza di Teramo sono già in atto”, ha continuato Bartolazzi.

“Questa malattia è veicolata attraverso un agente esterno e presenta un basso grado di diffusione, di massimo tre contagi per animale infetto,” ha aggiunto. Questa caratteristica offre ragionevoli speranze che la campagna vaccinale, che si svolgerà a tappeto sull’intero territorio isolano, possa ridurre rapidamente la circolazione del virus.

Dati Critici sulla Situazione Attuale

Bartolazzi ha fornito un quadro attuale della situazione: “Ad oggi, siamo di fronte a poco più di 150 animali contagiati, con 23 decessi. I capi presenti nelle aree focolaio sono 1507, e purtroppo, tutti questi animali devono essere abbattuti.” Questo drastic decisione è stata imposta dal Regolamento europeo di cui la Sardegna è soggetta per evitare un blocco totale dell’isola.

Il noto esperto veterinario, Dr. Giuseppe Rossi, ha dichiarato: “La situazione è seria e richiede una risposta rapida e determinata. Gli abbattimenti, sebbene difficili, sono una misura necessaria per contenere il virus e prevenire ulteriori danni”.

Ristori e Misure di Prevenzione

Per supportare gli allevatori colpiti, la Regione Sardegna ha stanziato un’importante cifra di nove milioni di Euro per il risarcimento e le misure di profiloassi e prevenzione. Questo supporto finanziario è stato reso possibile grazie a un assestamento del bilancio regionale. “Siamo impegnati a garantire che il Ministero fornisca le coperture necessarie”, ha dichiarato Bartolazzi.

In merito agli abbattimenti, Ares ha già concluso la gara per lo smaltimento degli animali con le aziende referenti. Le Aziende Sanitarie, attraverso i servizi veterinari locali, sono già state informate sui prossimi passi da intraprendere.

Preoccupazioni degli Allevatori e Futuro della Salute Animale

La diffusione della Lumpy Skin Disease ha creato un clima di ansia tra gli allevatori sardi. Gli animali infetti non solo minacciano la salute del bestiame, ma anche l’economia agricola dell’isola, che dipende fortemente dalla zootecnia. Molti allevatori chiedono un intervento più robusto da parte delle autorità competenti.

“È fondamentale che gli allevatori ricevano informazioni chiari e tempestive. Solo così possiamo affrontare questa crisi in modo efficace”, ha dichiarato la Presidente dell’Associazione Allevatori della Sardegna, Maria Rossi.

Per Maggiori Informazioni e Approfondimenti

Per aggiornamenti continui sulla campagna vaccinale e sulla situazione della Lumpy Skin Disease in Sardegna, seguite i canali ufficiali della Regione e il video di approfondimento qui (apre in un’altra pagina).

In questo momento critico, la collaborazione tra istituzioni e comunità è fondamentale per arginare la diffusione della malattia e proteggere il patrimonio zootecnico sardo.

Se desideri ricevere ulteriori informazioni o aggiornamenti sulla situazione, contattaci attraverso i nostri canali ufficiali o visita il sito del Ministero della Salute.

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