Varazze celebra il 50° premio “L’Alpino dell’anno” con l’intervento dell’assessore Paolo Ripamonti.
Un Legame con la Comunità e il Territorio
La cerimonia di premiazione si è svolta in un clima di festa che ha riunito i rappresentanti delle istituzioni, le associazioni di alpini e i cittadini. Questa affluenza ha dimostrato come il senso di comunità e di appartenenza, che caratterizza il corpo alpino, sia ancora forte e vivo. È importante notare come l’impegno degli alpini si estenda anche al sostegno delle comunità locali, specialmente in situazioni di emergenza o difficoltà.
Oltre al premio, ci sono stati momenti di celebrazione della cultura alpina e delle tradizioni che caratterizzano questo corpo militare. In particolare, la cerimonia ha offerto uno spazio per condividere storie di vita e di servizio che hanno segnato la storia alpina nel nostro paese.
L’Alfieri del Servizio e la Memoria Storica
Il premio “L’Alpino dell’anno” non rappresenta solo un riconoscimento ai singoli, ma anche un richiamo alla storia e alle tradizioni che gli alpini incarnano. Ogni alpino porta con sé una storia fatta di valori, sacrifici e momenti di grande orgoglio. La memoria storica è una componente fondamentale di questo premio, che serve a mantenere viva la tradizione e a educare le nuove generazioni su ciò che significa essere un alpino.
Ripamonti ha messo in evidenza come il premio sia un’opportunità per rinnovare l’impegno verso il servizio e il supporto alla comunità, elementi che sono alla base dell’operato degli alpini. Questo è un messaggio importante, specialmente in un’epoca in cui il valore della solidarietà sembra talvolta offuscato da altre priorità.
