Viaggio in solitaria: Molly e la sua esperienza con le molestie sessuali

La Sicurezza delle Donne in Viaggio: Un Diritto Fondamentale
Le donne dovrebbero sempre sentirsi al sicuro mentre viaggiano da sole. Questa fondamentale verità è spesso minacciata da atteggiamenti maschilisti che continuano a permeare diverse culture nel mondo. La recente vicenda di molestie sessuali che ha coinvolto un’influencer neozelandese in Sri Lanka rappresenta un triste esempio della persistenza della mentalità patriarcale e del fenomeno del victim blaming, soprattutto sui social media.
È importante sottolineare che questo episodio non è comparabile alla tragica storia di Pippa Bacca, la giovane donna assassinata in Turchia. Fortunatamente, Molly, la protagonista della nostra storia, è tornata a casa sana e salva. Tuttavia, il suo racconto mette in luce le difficoltà che molte donne affrontano quando decidono di viaggiare da sole, sfidando stereotipi e resistenze culturali radicate.
Il Racconto di Molly: Un Viaggio Interrotto
Molly, nota sui social media con il nome @molsgonewild, è una travel influencer che esplora il mondo in solitudine. Il 13 novembre 2025, mentre si trovava in Sri Lanka, ha vissuto un’esperienza traumatica. Durante un viaggio in risciò, un uomo di 23 anni le ha fatto delle avances sessuali inopportune, addirittura esponendosi davanti a lei. La scena è stata catturata da Molly stessa, che ha ripreso l’accaduto con il suo smartphone.
Dopo aver condiviso il video su Instagram, Molly ha affermato: “Ho deciso di mostrare questa realtà. Viaggiare da sola è incredibile, ma ci sono momenti che mettono alla prova la tua resilienza”. In questo suo messaggio, Molly ha voluto mettere in evidenza che, mentre viaggiare è un’esperienza profondamente positiva, è fondamentale rimanere vigili e consapevoli del contesto in cui ci si trova.
Molly ha anche precisato che l’accaduto non deve essere visto come un riflesso dell’intera cultura srilankese. “Si è trattato di un solo uomo in un momento isolato”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di non generalizzare sulla base di una singola esperienza negativa.
Le Risposte e il Ruolo dei Media
Le reazioni al video di Molly sono state variegate. Mentre in molti hanno espresso solidarietà e comprensione, alcuni utenti online hanno scelto di accusarla di aver “richiesto” l’incidente con il suo comportamento, riproponendo il noto fenomeno del victim blaming. Altri, addirittura, hanno suggerito che le donne dovrebbero sempre viaggiare accompagnate da un uomo per evitare simili situazioni.
“In un mondo ideale, le donne dovrebbero poter viaggiare senza timori”, ha affermato la scrittrice e attivista Chimamanda Ngozi Adichie. “La responsabilità degli abusi ricade interamente sugli aggressori, non sulle vittime”. Parole che riprendono un tema spesso ignorato nelle discussioni riguardanti viaggi e sicurezza femminile.
La polizia locale di Sri Lanka ha arrestato l’uomo dopo quattro giorni dall’incidente, ma ciò non basta a riportare un senso di giustizia. È fondamentale che le istituzioni non solo puniscano i colpevoli, ma che lavorino attivamente per cambiare la mentalità che porta a giustificare tali comportamenti.
Fonte: Articoli di Aol e India Today.
Molly ha infine esortato le donne a continuare a viaggiare da sole, affermando che “non siamo noi il problema, ma gli uomini che non sanno comportarsi”. Quest’affermazione risuona come un grido di battaglia per molti, richiamando l’attenzione sull’importanza di affrontare il fenomeno della violenza di genere e del patriarcato non solo nei paesi in via di sviluppo, ma anche nelle nazioni più sviluppate.
Il dibattito che questa vicenda ha generato è solo l’ultimo di una lunga serie, e mostra chiaramente la necessità di una revisione culturale del modo in cui la società percepisce le donne e il loro diritto di muoversi liberamente.
Sfide da Affrontare e Cambiamenti Necessari
Il viaggio di Molly non è solo un racconto personale, ma rappresenta una realtà condivisa da moltissime donne in tutto il mondo. Il patriarcato ha radici profonde e richiede uno sforzo collettivo per essere eradicato. “Le donne non sono oggetti da violentare, devono sentirsi libere di esplorare il mondo”, ha dichiarato l’attrice e attivista Emma Watson.
Le istituzioni e i media hanno il compito di dare voce alle donne, sensibilizzando l’opinione pubblica su queste tematiche. Iniziare a educare le nuove generazioni sulla parità di genere e il rispetto reciproco è fondamentale per costruire un futuro in cui il viaggio da sole non rappresenti più un rischio, ma un diritto riconosciuto e protetto.
Il messaggio di Molly trascende il singolo episodio di violenza: è una chiamata all’azione per tutte le donne e per le società nel loro complesso. Dobbiamo unire le forze per affrontare la cultura che giustifica e minimizza le esperienze di violenza contro le donne, assicurandoci che le future generazioni possano viaggiare senza paura.
Non perderti tutte le notizie al femminile sul canale Donna di Blog.it
