Visita della Fondazione Museo della Shoah da parte di Liliana Segre oggi a Roma
La Senatrice a vita Liliana Segre ha condiviso la sua testimonianza durante la visita speciale alla mostra della Fondazione Museo della Shoah, evidenziando che il 27 gennaio non ha segnato la fine della guerra per tutti i prigionieri dei campi di concentramento. La liberazione da Auschwitz è stata solo l’inizio di un lungo e doloroso cammino verso la libertà. La Senatrice ha partecipato alla cerimonia di commemorazione e si è soffermata davanti alle mappe che rievocano le tappe della liberazione dei lager nazisti, creando un’atmosfera di profonda commozione tra i presenti.
La testimonianza della Senatrice Liliana Segre durante la Giornata della Memoria
Il 27 gennaio 1945, la Senatrice a vita Liliana Segre non era più ad Auschwitz, ma era in una fabbrica costretta a muoversi per la marcia della morte. Mentre la data è diventata simbolo dello sterminio nazista, Segre sottolinea che la guerra non era finita: fino ad aprile e maggio, lei e gli altri prigionieri erano per le strade, da Auschwitz camminarono a piedi fino al nord della Germania. Durante la visita alla mostra “La fine dei lager nazisti” alla Fondazione Museo della Shoah, Segre ha condiviso una parte della sua testimonianza, toccando le mappe che raccontano le ultime tappe della liberazione dei lager nazisti. La Senatrice ha sottolineato l’importanza di non dimenticare quanto sia stato davvero quel periodo, portando una profonda commozione tra i presenti.
Durante la cerimonia di commemorazione presso la Fondazione Museo della Shoah, Liliana Segre ha deposto una corona di fiori sotto la targa che ricorda la deportazione degli ebrei romani nel 1943. Questo gesto simbolico è stato reso più forte dal murales dell’artista aleXsandro Palombo, “Anti-Semitism, History Repeating”, che raffigura la stessa Liliana Segre e Sami Modiano. La Senatrice ha voluto rendere omaggio alle vittime del nazismo e ribadire l’importanza della memoria.
La visita speciale della Senatrice Liliana Segre alla mostra durante la Giornata della Memoria ha coinciso con l’80° anniversario della liberazione di Auschwitz, un momento cruciale nella storia mondiale che ha segnato l’inizio della fine dei lager nazisti. La sua presenza e le sue parole hanno reso ancor più tangibile l’orrore e il dolore vissuti durante quegli anni bui, invitando tutti a riflettere sull’importanza di non dimenticare e di combattere l’odio e l’intolleranza in ogni sua forma.
La figura e la testimonianza della Senatrice Liliana Segre rappresentano un faro nella memoria delle atrocità del nazismo e un monito per il presente e il futuro. La sua voce si leva come un richiamo alla consapevolezza e alla difesa dei valori umani contro ogni forma di discriminazione e violenza, invitando ognuno di noi a non dimenticare mai il passato per costruire un futuro migliore per tutti.
La testimonianza toccante della Senatrice Liliana Segre
Liliana Segre, Senatrice a vita, ha condiviso la sua testimonianza durante una visita speciale alla mostra “La fine dei lager nazisti” presso la Fondazione Museo della Shoah. Ricordando il 27 gennaio come data simbolo, ha sottolineato che la guerra non finì in quel giorno, ma si protrasse fino alla fine di aprile e inizio di maggio, quando lei e altri detenuti camminarono a piedi da Auschwitz fino al nord della Germania attraverso diversi lager.
La Senatrice ha partecipato alla commemorazione della Giornata della Memoria, deponendo una corona di fiori sotto la targa che ricorda la deportazione degli ebrei romani nel 1943. Accanto a lei, il murales “Anti-Semitism, History Repeating” di aleXsandro Palombo raffigurante Liliana Segre e Sami Modiano, acquisito dalla Fondazione Museo della Shoah, rappresentava un potente sfondo alla cerimonia.
All’interno della mostra, la Senatrice Segre si è soffermata davanti alle mappe che illustrano le ultime fasi della liberazione dei lager nazisti, rivivendo con emozione le terribili esperienze personali vissute durante la prigionia. La sua presenza ha creato un’atmosfera di profonda commozione tra i presenti, evidenziando l’importanza di mantenere viva la memoria di quegli avvenimenti tragici.
La visita di Liliana Segre alla mostra del Museo della Shoah ha rappresentato un momento significativo per ricordare l’80° anniversario della liberazione di Auschwitz e per onorare la memoria di coloro che hanno sofferto nei lager nazisti. La sua testimonianza ha contribuito a mantenere viva la consapevolezza di quanto accaduto, evidenziando l’importanza di educare le generazioni future sulla tragedia dell’Olocausto e sulla necessità di combattere ogni forma di discriminazione e odio.
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