Wanda Nara chiede 500mila euro al mese in vista del divorzio da Mauro Icardi
La battaglia legale tra Mauro Icardi e la sua ex moglie continua
La situazione legale tra Mauro Icardi e la sua ex moglie, Wanda Nara, ha preso una svolta inaspettata con l’avvio di una denuncia penale per sottrazione di minore da parte del calciatore argentino. Secondo quanto riportato, Icardi avrebbe attivato una procedura internazionale richiamandosi alla convenzione dell’Aia al fine di ottenere il rimpatrio delle sue due figlie a Istanbul, dove attualmente vive con la sua nuova compagna, Wanda Nara. Le due bambine, cittadine italiane, sarebbero state trattenute dalla madre in Argentina senza il consenso del padre.
La lotta per il diritto di visita e la custodia delle figlie
La vicenda legale tra Mauro Icardi e Wanda Nara ha destato grande interesse mediatico, con entrambe le parti che si sono esibite in dichiarazioni pubbliche sulla questione. Mentre Icardi ha ribadito il suo diritto di vedere le figlie e ha accusato la sua ex moglie di non rispettare gli accordi presi in merito all’affidamento delle bambine, Nara si è difesa sostenendo di agire nell’interesse delle figlie e di aver preso misure necessarie per garantirne la sicurezza e il benessere.
Le autorità argentine e italiane sono state coinvolte nella vicenda per trovare una soluzione che rispetti i diritti di entrambi i genitori e salvaguardi gli interessi delle bambine coinvolte. Al momento, la situazione sembra essere in stallo, con entrambe le parti che mantengono le proprie posizioni e proseguono la battaglia legale per ottenere ciò che ritengono sia giusto per il futuro delle due figlie.
Fonti ufficiali hanno confermato che la denuncia penale presentata da Mauro Icardi è in corso di valutazione da parte delle autorità competenti, mentre Wanda Nara ha espresso la sua ferma volontà di difendere le proprie azioni e di garantire la protezione delle sue figlie in ogni circostanza. La questione, dunque, rimane tutt’altro che risolta e continua a tenere banco nell’opinione pubblica e nei tribunali.
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