X disattiva l’account pubblicitario della Commissione Europea dopo multa da 120 milioni di euro.
Le Dichiarazioni della Commissione Europea
Un portavoce della Commissione Europea ha rilasciato dichiarazioni a TechCrunch, affermando che la Commissione “utilizza sempre le piattaforme social in buona fede”. Secondo il portavoce, la Commissione sta semplicemente facendo uso degli strumenti messi a disposizione dalle piattaforme per i propri account aziendali, incluso l’Ad Composer di X. “Ci aspettiamo che questi strumenti siano in piena conformità con i termini e le condizioni delle piattaforme, così come con il nostro quadro legislativo”, ha aggiunto.
In risposta alla sanzione, il portavoce ha anche informato che la Commissione aveva sospeso la pubblicità a pagamento su X nell’ottobre 2023, con tale sospensione che rimane in vigore. L’approccio della Commissione è perciò volto a garantire che le sue interazioni con le piattaforme social siano sempre trasparenti e rispettose delle normative vigenti.
Questa situazione illustra le sfide significative che le piattaforme di social media devono affrontare nel rispettare le normative governative, soprattutto in ambiti come la trasparenza pubblicitaria e la sicurezza degli utenti. La tensione tra X e la Commissione Europea potrebbe avere ripercussioni significative sul futuro della relazione tra piattaforme digitali e regolatori, dato che sempre più attenzione è rivolta alla protezione dei dati e alla sicurezza online.
Già nel 2023, si è potuto assistere a un aumento delle pressioni da parte delle autorità europee nei confronti delle grandi aziende tecnologiche, sottolineando la crescente necessità di regolamentazione in un’era digitale in continua evoluzione. Il futuro vedrà senza dubbio ulteriori sviluppi in questo settore. Fonti ufficiali di riferimento includono dichiarazioni della Commissione Europea e rapporti da testate di settore come TechCrunch.
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