Zangrillo presenta il Vademecum per garantire ambienti digitali più sicuri e protetti.

Zangrillo presenta il Vademecum per garantire ambienti digitali più sicuri e protetti.

Zangrillo presenta il Vademecum per garantire ambienti digitali più sicuri e protetti.

L’Università Vita-Salute San Raffaele ha inaugurato l’anno accademico 2024-2025, con la presenza di Paolo Zangrillo, Ministro per la Pubblica Amministrazione. Il Consiglio dei Ministri ha approvato un vademecum sulle buone pratiche di cyber hygiene, fondamentale per garantire la sicurezza digitale nei servizi pubblici. In un contesto di crescente attacco informatico, dove il 50% degli eventi è causato da errori umani, il vademecum fornisce 12 regole pratiche per i dipendenti pubblici, inclusi consigli su credenziali e uso dell’intelligenza artificiale. Formazione e sensibilizzazione sono essenziali per costruire una cultura della sicurezza informatica.

Cyber Safety: Nuove Linee Guida per i Dipendenti Pubblici

Milano ha ospitato l’inaugurazione dell’anno accademico 2024-2025 dell’Università Vita-Salute San Raffaele. Presenti all’evento anche figure chiave della politica italiana, come il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo. In questo contesto, ha visto luce un’importante iniziativa: il Consiglio dei Ministri ha approvato un vademecum sulle buone pratiche di cyber hygiene destinato ai dipendenti pubblici.

Questo documento si rivela necessario in un’epoca caratterizzata da rapidi cambiamenti geopolitici e dall’espansione delle nuove tecnologie. Zangrillo ha sottolineato l’esigenza di garantire ambienti digitali sicuri per migliorare l’efficienza dei servizi erogati a cittadini e imprese. Infatti, negli ultimi anni, circa il 20% degli attacchi informatici in Italia ha coinvolto le Pubbliche Amministrazioni, con 756 eventi cyber registrati nel 2024, un raddoppio rispetto all’anno precedente.

Il vademecum comprende 12 semplici, ma fondamentali regole che ogni dipendente pubblico è tenuto a seguire. La prima indicazione concerne la gestione delle credenziali di accesso, esortando a implementare l’autenticazione a più fattori e a utilizzare password forti e uniche. Altri suggerimenti riguardano l’uso di sistemi di intelligenza artificiale, software e la corretta gestione delle e-mail di lavoro.

Per garantire una diffusione efficace di queste pratiche, il vademecum sarà pubblicato sui siti istituzionali, incluso quello dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Inoltre, attraverso il portale Syllabus del Dipartimento della funzione pubblica, saranno disponibili video informativi sulle buone pratiche. È previsto anche un incontro con i responsabili delle risorse umane, focalizzato sulla cybersicurezza, per rafforzare la consapevolezza su questo tema cruciale per la protezione delle reti e del Paese.

Iniziative per la Sicurezza Cibernetica nella Pubblica Amministrazione

Milano ha ospitato l’inaugurazione dell’anno accademico 2024-2025 dell’Università Vita-Salute San Raffaele, con la presenza del Ministro per la pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo. A Roma, il Consiglio dei Ministri ha approvato un importante vademecum che definisce buone pratiche di cyber hygiene destinate ai dipendenti pubblici, sottolineando l’importanza di garantire ambienti digitali sicuri in un contesto geopolitico in rapido cambiamento e caratterizzato da avanzamenti tecnologici costanti.

Negli ultimi anni, circa il 20% degli attacchi informatici subiti in Italia ha colpito le Pubbliche amministrazioni. Solo nel 2024, si sono registrati 756 eventi cyber contro istituzioni pubbliche, con un raddoppio rispetto all’anno precedente. È emerso che oltre il 50% di questi eventi è stato causato da errori umani. La responsabilità di sensibilizzare il personale è fondamentale per creare una cultura della cyber sicurezza, secondo Zangrillo, che ha enfatizzato l’importanza di stabilire comportamenti e regole chiari, oltre a una struttura digitale all’avanguardia.

Il vademecum approvato dal Consiglio dei Ministri comprende 12 regole pratiche destinate a ogni dipendente pubblico. Tra le raccomandazioni iniziali c’è l’attivazione dell’autenticazione a più fattori e l’adozione di password robuste e uniche. Vengono forniti anche consigli sull’uso dei sistemi di intelligenza artificiale, sui software, sulla connessione a reti pubbliche e sulla gestione corretta delle caselle e-mail lavorative. Per facilitare la diffusione di queste informazioni, il vademecum sarà pubblicato su vari portali istituzionali e sarà integrato nel programma di formazione per dipendenti pubblici.

Un incontro con la comunità di pratica dei responsabili delle risorse umane e della formazione sarà dedicato alla cybersicurezza. Questo incontro mira a stimolare la condivisione di idee e soluzioni, responsabilizzando così tutti i dipendenti pubblici riguardo a questo tema cruciale per la sicurezza delle reti e del Paese.

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