1 studente su 3 in Italia desidera abbandonare la scuola: un dato allarmante.
Le motivazioni alla base di questa perdita di interesse sono diverse. Gli esperti Puntano il dito contro fattori quali le difficoltà di apprendimento, la scarsa disponibilità di supporto familiare e le condizioni socioeconomiche disadvantaggiate. Inoltre, molti studenti esprimono un’opinione negativa riguardo la reale utilità pratica delle materie scolastiche.
Attualmente, il numero di giovani che abbandonano prematuramente il sistema educativo è pari al 9,5%. Questo dato è al di sopra dell’obiettivo fissato dall’Unione Europea, che mira a ridurre tale percentuale al 9% entro il 2030.
La ricerca indica che mancano interventi strutturali efficaci. È fondamentale sviluppare politiche per migliorare le infrastrutture scolastiche e, soprattutto, investire nelle risorse umane. È essenziale formare insegnanti capaci di promuovere l’inclusione, ma è altrettanto cruciale inserire nel sistema educativo figure professionali come educatori di supporto e psicologi in grado di intercettare i bisogni dei ragazzi.
La situazione attuale suggerisce che non basta un intervento superficiale; è necessario un cambiamento profondo e duraturo che coinvolga tutti gli attori del sistema educativo. L’impegno deve essere collettivo, dalle istituzioni locali fino ai livelli nazionali, affinché si possano sviluppare strategie efficaci per coinvolgere i ragazzi. Solo così si potrà garantire un percorso scolastico soddisfacente e fruttuoso per ogni studente.
