Trump: stop all’accordo trans-Pacifico, tagliati fondi per gli aborti

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Primi atti formali di Donald Trump. Il neo-presidente americano ha firmato l’ordine che sancisce il ritiro degli Stati Uniti dal Trans-pacific partnership, accordo per cui Obama aveva lavorato intensamente per due anni. Reintrodotto il “Mexico city abortion rules”: il divieto di finanziare le organizzazioni che praticano aborti. Infine, congelate le assunzioni del governo federale, tranne per i militari.

L’America si tira fuori dall’accordo di libero scambio con gli undici paesi sul Pacifico. Il Tpp è stato giudicato da Trump “pericoloso per l’industria americana”. Ora, gli accordi con le nazioni asiatiche: una “carezza” alla Cina, lasciata fuori dall’accordo, che ora può varare soluzioni alternative “a tu per tu” con gli Usa.

Continuano le proteste in strada e le accuse di maschilismo al magnate americano. Il presidente eletto ha ristabilito il “Mexico city abortion rules”, cioè il divieto di finanziare con fondi statali organizzazioni non governative che praticano aborti.

Trump ha incontrato alcuni esperti dell’industria americana, chiedendogli di dargli una mano a rilanciare l’industria manifatturiera. A loro il compito di progettare un piano innovativo, che possa portare una ventata d’aria fresca nel settore.

“Ridurremo le tasse del 15/20%. Tutto ciò che dovete fare per aiutarmi è restare in America e non licenziare i vostri lavoratori negli Usa”, dice l’inquilino della Casa Bianca. “Minacciando”, poi, le aziende intenzionate a spostare la produzione fuori dagli Stati Uniti per poi ri-esportare in America.

Un nazionalismo che non sta avendo successo a livello economico. Il dollaro infatti, al contrario dell’euro, è in calo. La moneta americana ha raggiunto i suoi minimi storici: la valuta è a 1,073. Trump rassicura: “Taglieremo anche massicciamente i regolamenti, forse del 75 per cento. Aprire una nuova fabbrica e creare un’impresa sarà velocissimo”.

Tante perplessità sulla nuova presidenza: tra promesse mantenute decisioni opinabili. Gli americani continuano a protestare per strada, il presidente predica calma e fiducia.

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