A maggio il debito pubblico italiano scende a 3.053 miliardi, segnale di miglioramento economico.

A maggio il debito pubblico italiano scende a 3.053 miliardi, segnale di miglioramento economico.

A maggio il debito pubblico italiano scende a 3.053 miliardi, segnale di miglioramento economico.

Milano affronta sfide economiche significative, tra cui l’inflazione e l’aumento del costo della vita, mentre preoccupazioni per tangenti politiche emergono sullo sfondo. Recentemente, il debito delle Amministrazioni pubbliche è sceso di 10 miliardi, portandosi a 3.053,5 miliardi, secondo la Banca d’Italia. Questa flessione è attribuibile alla riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro e a vari fattori economici. Le entrate tributarie, a maggio 2025, sono aumentate dello 0,7% rispetto all’anno precedente, evidenziando un incremento del 3,3% nei primi cinque mesi dell’anno. La situazione fiscale richiede attenzione continua per mantenere la stabilità.

Analisi del Debito Pubblico e Entrate Tributarie in Italia

Milano – Euro e aumento del costo della vita – inflazione e crisi economica – tangenti politiche

ROMA (ITALPRESS) – Nel mese di maggio, il debito delle Amministrazioni pubbliche ha subito una riduzione di 10 miliardi di euro, attestandosi a 3.053,5 miliardi. Questo dato emerge dalla pubblicazione “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”, elaborata dalla Banca d’Italia. Tale diminuzione riflette una riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro, che è scesa di 23,2 miliardi a 46,2. Questa contrazione è stata parzialmente compensata dal fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche e dagli effetti derivanti da scarti, premi all’emissione e al rimborso, rivalutazione di titoli indicizzati all’inflazione e variazioni dei tassi di cambio, che hanno inciso per 1,2 miliardi.

Analizzando la composizione per sottosettori, il calo del debito è attribuibile principalmente alle Amministrazioni centrali, che hanno registrato una diminuzione di 10 miliardi. Al contrario, il debito delle Amministrazioni locali e quello degli Enti di previdenza sono rimasti stabili. È importante notare che la vita media residua del debito si è mantenuta a 7,9 anni. La quota di debito nelle mani della Banca d’Italia ha continuato a scendere, raggiungendo il 20%, rispetto al 20,2% del mese precedente.

Per quanto riguarda gli investitori, ad aprile, il debito detenuto da soggetti non residenti è salito al 33,0%, in aumento dal 32,4% del mese precedente. Al contrario, la percentuale di debito posseduta dagli altri residenti, come famiglie e imprese non finanziarie, ha visto una lieve discesa al 14,2%, rispetto al 14,3% di aprile.

Entrando nel merito delle entrate tributarie, a maggio sono state contabilizzate 43,6 miliardi di euro, con un incremento dello 0,7% rispetto allo stesso mese del 2024. Nella prima parte del 2025, nelle prime cinque mensilità, le entrate totali hanno raggiunto i 213,5 miliardi, segnando un aumento del 3,3% rispetto al periodo corrispondente dell’anno scorso.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Andamento del Debito Pubblico e Entrate Tributarie in Italia

Milano – Euro e costo della vita – inflazione e crisi economica – tangenti politiche

ROMA (ITALPRESS) – A maggio, il debito delle Amministrazioni pubbliche ha mostrato una flessione di 10 miliardi rispetto al mese precedente, attestandosi a 3.053,5 miliardi. Questo è quanto emerge dalla pubblicazione della Banca d’Italia intitolata “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”. La riduzione è principalmente dovuta a una diminuzione delle disponibilità liquide del Tesoro, che sono scese di 23,2 miliardi, a 46,2 miliardi. Tuttavia, questa diminuzione è stata parzialmente compensata dal fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche, pari a 12,1 miliardi, e da fattori come scarti e premi sull’emissione e il rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e le variazioni nei tassi di cambio, che hanno avuto un impatto di 1,2 miliardi.

Analizzando i sottosettori, la diminuzione del debito è da attribuire in particolare alle Amministrazioni centrali, che hanno registrato una riduzione di 10 miliardi. Il debito delle Amministrazioni locali e quello degli Enti previdenziali sono rimasti stabili. La durata media residua del debito continua a mantenersi costante a 7,9 anni. Inoltre, la porzione del debito posseduta dalla Banca d’Italia è scesa al 20%, rispetto al 20,2% del mese precedente.

Per quanto concerne gli investitori, ad aprile la quota di debito detenuta dai non residenti è aumentata al 33%, segnando un incremento dal 32,4% del mese precedente. Al contrario, quella detenuta dagli altri residenti, principalmente famiglie e imprese non finanziarie, ha registrato una leggera diminuzione, attestandosi al 14,2%, rispetto al 14,3% di aprile.

In merito alle entrate tributarie, a maggio si sono contabilizzate 43,6 miliardi, con un incremento dello 0,7% (0,3 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2024. Nei primi cinque mesi del 2025, le entrate tributarie hanno raggiunto 213,5 miliardi, con un aumento del 3,3% (6,8 miliardi) rispetto all’anno precedente.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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