Foti: ddl Delegazione 2025 promuove competitività e riduce infrazioni nell’Unione Europea.
Il ministro per gli Affari Europei, Tommaso Foti, ha annunciato che l’Italia attualmente affronta 66 procedure d’infrazione, di cui molte riguardano il mancato recepimento di direttive comunitarie. Per ridurre queste infrazioni e le sanzioni associate, è stato presentato il disegno di legge di Delegazione Europea 2025, che prevede il recepimento di 2 direttive e l’adeguamento a 10 regolamenti europei. Il provvedimento mira a potenziare settori cruciali come la tutela della proprietà industriale, i diritti dei consumatori e la sicurezza industriale, sostenendo l’innovazione e la competitività delle PMI italiane, mentre si rispetta la sovranità nazionale.
Procedura di Delegazione Europea 2025: Misure per il Rispetto delle Direttive UE
ROMA (ITALPRESS) – Attualmente, l’Italia affronta 66 procedure di infrazione, di cui 12 riguardano il mancato recepimento delle direttive comunitarie; di queste, 7 sono state già notificate all’UE come recepite. Inoltre, 54 si riferiscono a violazioni del diritto europeo. Dal 2012, l’Italia ha versato oltre 1,2 miliardi di euro a causa di queste condanne. È quindi fondamentale intervenire con urgenza e responsabilità per recepire le direttive e allineare il nostro ordinamento alle normative europee. In tal senso, il disegno di legge di Delegazione Europea 2025, presentato oggi al Consiglio dei Ministri, si propone di affrontare queste criticità.
Questa normativa non si configura come un mero atto burocratico, ma come una decisione politica e strategica ben definita. Il provvedimento include atti europei pubblicati tra aprile 2024 e giugno 2025 e prevede il recepimento di 2 direttive e l’adeguamento a 10 regolamenti europei. Composto da 13 articoli suddivisi in tre capi, il disegno di legge contempla anche un allegato con ulteriori 16 direttive da recepire senza necessità di criteri specifici di delega, dimostrando un approccio proattivo da parte del Governo.
Il provvedimento si concentra su aree cruciali per la crescita e l’innovazione, come la proprietà industriale, con normative che mirano a tutelare disegni e modelli, a beneficio delle piccole e medie imprese e dei settori creativi. In termini di protezione dei consumatori, vengono rafforzati i diritti alla riparazione dei beni oltre la garanzia legale, sostenendo modelli di consumo più responsabili e sostenibili.
Sul piano industriale, le normative relative alla progettazione e costruzione delle macchine saranno aggiornate, garantendo maggior sicurezza per lavoratori e consumatori, senza ostacolare l’innovazione. Questa iniziativa si estende anche a settori di grande importanza come la fiscalità, il diritto societario, la protezione dei dati, la sostenibilità ambientale, la sicurezza stradale e la tutela dei cittadini, evidenziando l’impegno dell’Italia nella partecipazione attiva all’Unione Europea, rispettando al contempo la sovranità nazionale.
Procedura d’Infrazione e Nuove Direttive per l’Italia
ROMA (ITALPRESS) – La situazione attuale prevede 66 procedure di infrazione contro l’Italia, di cui 12 concernono il mancato recepimento delle direttive europee. Di queste, sette sono già state segnalate all’Unione Europea come recepite. Le rimanenti 54 riguardano violazioni del diritto comunitario. Dal 2012, il nostro Paese ha dovuto versare complessivamente 1,205 miliardi di euro in conseguenza di queste condanne. È quindi fondamentale agire con urgenza e responsabilità per allineare l’ordinamento nazionale alle normative europee. Il disegno di legge di Delegazione Europea 2025, presentato oggi dal Consiglio dei Ministri, si propone proprio di affrontare questa problematica.
Non è un semplice atto burocratico, bensì una scelta politica e strategica mirata. Il documento considera le normative europee pubblicate tra aprile 2024 e giugno 2025 e prevede il recepimento di due direttive e l’adeguamento a dieci regolamenti dell’Unione. Articolato in 13 articoli e suddiviso in tre sezioni, il ddl comprende anche un allegato con ulteriori 16 direttive da recepire senza specifici criteri di delega. Queste misure riguardano ambiti decisivi per la crescita economica e l’innovazione, in particolare per quanto riguarda la protezione della proprietà industriale, offrendo garanzie per disegni e modelli, con particolare attenzione per le piccole e medie imprese e i settori creativi.
Il testo inoltre prevede un potenziamento del diritto alla riparazione dei beni al di là della garanzia legale, promuovendo consumi più sostenibili. Nel settore industriale, vengono aggiornate le norme relative alla progettazione e costruzione di macchinari, garantendo maggior sicurezza sia per i lavoratori che per i consumatori, senza compromettere l’innovazione.
La proposta legislativa tocca ulteriori settori chiave come la fiscalità, il diritto societario, la protezione dei dati, la sostenibilità ambientale, la sicurezza stradale e la tutela dei cittadini. Questo disegno di legge rappresenta un chiaro impegno dell’Italia a contribuire positivamente all’Unione Europea, rispettando la propria sovranità, e mira a rafforzare la competitività e l’innovazione delle imprese italiane.
(ITALPRESS).
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