Carestia a Gaza: Ong segnalano 31 morti dopo recenti raid israeliani.

Carestia a Gaza: Ong segnalano 31 morti dopo recenti raid israeliani.

Carestia a Gaza: Ong segnalano 31 morti dopo recenti raid israeliani.

Allerta Carestia nella Striscia di Gaza

ROMA (ITALPRESS) – Una crisi umanitaria senza precedenti colpisce la Striscia di Gaza, con oltre un centinaio di organizzazioni non governative (ONG) che avvertono di una imminente “carestia di massa”. Le ONG, tra cui Amnesty International, Action Aid e Medici Senza Frontiere, evidenziano come l’assedio imposto dal governo israeliano stia affamando la popolazione locale e mettendo in pericolo anche gli operatori umanitari, costretti a mettersi in fila per ricevere cibo per le loro famiglie.

In una dichiarazione congiunta, le organizzazioni chiedono ai governi di intervenire immediatamente. “È fondamentale aprire tutti i valichi di frontiera via terra, consentendo il ripristino del flusso di cibo, acqua potabile, forniture mediche e carburante. Solo un approccio umanitario, supervisionato dalle Nazioni Unite, può garantire la vita di milioni di persone in pericolo”, si legge nel comunicato.

Le cifre parlano chiaro. A partire dal 13 luglio, secondo le Nazioni Unite, 875 palestinesi sono stati uccisi mentre cercavano di ottenere cibo, di cui 201 sono stati colpiti mentre si dirigevano verso i centri di distribuzione alimentare. Le ripercussioni della situazione attuale sono devastanti; decine di migliaia di altre persone sono rimaste infortunate, mentre le forze israeliane hanno costretto quasi due milioni di palestinesi a evacuare, costringendoli a rimanere confinati in meno del 12% del territorio di Gaza.

Emergenza Umanitaria: Cibo e Servizi Essenziali Bloccati

La situazione è ulteriormente aggravata dalla presenza di ingenti quantità di forniture umanitarie, come cibo, acqua potabile e materiali medici, che giacciono inutilizzate ai confini di Gaza. Queste risorse, secondo le organizzazioni, potrebbero alleviare significativamente la crisi attuale. “L’accesso e la consegna di queste forniture sono stati ostacolati da restrizioni e ritardi, generando caos, fame e morte”, affermano le ONG.

Le conseguenze per la salute pubblica sono allarmanti. Medici di Gaza segnalano tassi record di malnutrizione acuta, colpendo in particolare bambini e anziani. Le malattie, come la diarrea acuta, si stanno diffondendo a vista d’occhio. I mercati locali sono vuoti, i rifiuti si accumulano e molte persone svenono per la fame e la disidratazione. Attualmente, in media, solo 28 camion di aiuti arrivano a Gaza ogni giorno, un numero decisamente insufficiente per soddisfare i bisogni di oltre due milioni di abitanti.

In risposta alle affermazioni dell’esercito israeliano che suggeriscono un fallimento del sistema umanitario, le ONG sottolineano che “non c’è stata alcuna possibilità di operare efficacemente, dato che l’accesso è stato negato”. Queste parole risuonano come un appello urgente affinché la comunità internazionale agisca tempestivamente.

### Aggiornamento sulla Violenza e gli Attacchi

Negli ultimi eventi, il conflitto si è intensificato con nuovi attacchi. Almeno 31 palestinesi hanno perso la vita e decine sono rimasti feriti a causa di bombardamenti israeliani avvenuti in diverse località della Striscia di Gaza dalla mattina di oggi. Secondo l’agenzia stampa palestinese Wafa, i caccia israeliani hanno colpito un punto di raccolta per sfollati vicino a un centro di distribuzione alimentare, causando la morte di quattro persone.

Eventi simili si sono registrati anche a Bani Suheila, dove tre palestinesi sono stati uccisi in un attacco aereo mirato a un gruppo di civili. A Rafah, due altre persone sono morte e molti sono rimasti feriti a causa di colpi mirati. Lo scenario è agghiacciante: ogni attacco genera ulteriore sfollamento e disperazione, con costanti rischi per la vita dei civili.

Le forze israeliane hanno anche compiuto azioni letali nei campi profughi, come segnala la fonte Wafa, evidenziando una escalation nei combattimenti e lasciando la popolazione senza protezione né aiuto.

### La Voce delle ONG e le Loro Richieste

In questo contesto drammatico, le ONG ribadiscono la loro richiesta di un intervento umanitario urgente. “Senza accesso ai beni essenziali, stiamo assistendo a un deterioramento della vita quotidiana a Gaza”, affermano. “È cruciale non solo aprire i valichi di frontiera, ma anche garantire che i soccorsi umanitari possano fluire liberamente all’interno della Striscia.”

Essi vedono nella naïve indifferenza della comunità internazionale un potenziale aggravio della catastrofe umanitaria. “Se il mondo ignora queste crisi, ogni giorno che passa senza un intervento adeguato si traduce in vite perse”, concludono.

Per ulteriori informazioni, consultare la dichiarazione ufficiale delle ONG e le recenti comunicazioni da parte dell’UNRWA (United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East) e altre entità pertinenti.

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