Salvini avverte: riconoscere la Palestina favorirebbe Hamas e destabilizzerebbe la regione.
Matteo Salvini, vicepremier e ministro per le Infrastrutture, ha espresso la sua opposizione al riconoscimento dello Stato di Palestina, definendolo un “regalo a Hamas” e ai terroristi islamici. Durante un sopralluogo al cantiere Tav a Firenze, ha sottolineato che il rilascio degli ostaggi e la dissoluzione di Hamas devono precedere qualsiasi azione di riconoscimento. Salvini ha paragonato la situazione attuale a quella delle Brigate Rosse, sottolineando che non intende concedere nulla ai terroristi. Il suo obiettivo rimane la coesistenza pacifica di due popoli e due Stati, ma non sotto il ricatto della violenza.
Salvini: Riconoscere la Palestina ora sarebbe un favore a Hamas
FIRENZE (ITALPRESS) – Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, è intervenuto durante un sopralluogo al cantiere Tav a Firenze per esprimere le sue preoccupazioni riguardo al riconoscimento dello Stato di Palestina. Secondo Salvini, tale decisione rappresenterebbe un vantaggio per Hamas e per i gruppi terroristici islamici. L’attenzione del ministro si è focalizzata sull’importanza di risolvere prima la questione degli ostaggi, sottolineando che un riconoscimento al momento attuale sarebbe inadeguato.
Salvini ha paragonato la situazione attuale a quella dei tempi delle Brigate Rosse in Italia, affermando che non è disposto a fare concessioni a chi compie atti terroristici. “Regali ai terroristi islamici non se ne fanno”, ha insistito, ribadendo la necessità di affrontare prima le azioni violente prima di avviare un dialogo per la pace. Le sue dichiarazioni evidenziano la complessità del conflitto e l’importanza di trovare soluzioni che garantiscano la sicurezza di entrambi i popoli.
Nonostante le scariche polemiche, Salvini ha comunicato la sua visione di un futuro in cui israeliani e palestinesi possano convivere pacificamente. La sua posizione è chiara: fino a quando i palestinesi e gli israeliani saranno ostaggi dei terroristi di Hamas, non si potrà giungere a un riconoscimento formalizzato. Per lui, un passo del genere sarebbe prematuro e rischioso per il percorso di pace tanto auspicato.
In questa ottica, Salvini rinnova l’appello a mantenere alta l’attenzione sulla lotta al terrorismo, sottolineando l’urgenza di raggiungere una stabilità duratura nella regione. Le sue affermazioni si collocano all’interno di un dibattito più ampio che coinvolge la comunità internazionale, chiamata a trovare risposte efficaci e condivise per affrontare le cause alla radice dei conflitti in Medio Oriente.
(ITALPRESS)
Salvini: Riconoscere la Palestina sarebbe un favore al terrorismo
Roma, Camera dei Deputati, conferenza stampa della Lega per illustrare la proposta sulla rottamazione delle cartelle esattoriali. Nella foto, Matteo Salvini.
FIRENZE (ITALPRESS) – Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha espresso dure critiche riguardo al riconoscimento immediato dello Stato di Palestina. Durante un sopralluogo al cantiere Tav a Firenze, ha dichiarato che tale riconoscimento potrebbe essere interpretato come un favore a Hamas e ad altre organizzazioni terroristiche islamiche. Secondo Salvini, è fondamentale che gli ostaggi vengano rilasciati e che si fermi l’appoggio a gruppi già catalogati come terroristici a livello mondiale.
Il ministro ha comparato la situazione attuale alla questione delle Brigate Rosse negli anni ’70, sostenendo che l’idea di concedere qualcosa ai terroristi non è percorribile. Salvini ha affermato con fermezza di non voler avallare regali a simili organizzazioni. Sebbene riconosca l’importanza di un futuro in cui palestinesi e israeliani possano convivere pacificamente, ha evidenziato che la presenza di entrambe le popolazioni in una condizione di ostaggio del terrorismo di Hamas è inammissibile.
Pertanto, a suo avviso, riconoscere la Palestina in questo momento risulterebbe errato. Secondo Salvini, questo approccio non solo danneggerebbe il processo di pace già fragile, ma potrebbe anche innescare ulteriori tensioni nel conflitto mediorientale. La sua posizione si focalizza sull’idea che la stabilità e la sicurezza debbano essere prioritarie, soprattutto considerando le attuali circostanze internazionali.
Salvini ha ribadito che l’obiettivo finale rimane quello di creare un ambiente favorevole per una coesistenza pacifica, ma ciò deve avvenire soltanto in un contesto di sicurezza e giustizia per entrambe le parti coinvolte. In questo senso, è cruciale agire con cautela e determinazione, sempre nel rispetto delle normative internazionali e dei diritti umani.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Non perderti tutte le notizie di politica su Blog.it
