Francia: Consiglio costituzionale boccia legge Duplomb sulla reintroduzione dei pesticidi.
Il Consiglio Costituzionale Francese Blocca il Ritorno dell’Acetamiprid
Una Vittoria per l’Ambiente e la Salute Pubblica
Il 7 agosto 2025, il Consiglio Costituzionale francese ha espresso un importante verdetto contro un articolo controverso della legge agricola nota come “legge Duplomb”. Questa legge, proposta dal senatore Duplomb, mirava a reintrodurre l’acetamiprid, un pesticida vietato dal 2018 per il suo impatto negativo sugli impollinatori come api e bombi. Secondo la corte, il ritorno di questo pesticida non garantiva la protezione ambientale necessaria per le attuali e future generazioni.
Il Consiglio ha stabilito che la misura proposta non soddisfaceva gli standard di tutela ambientale stabiliti dalla Costituzione francese. La sentenza ha rappresentato una chiara affermazione della necessità di mantenere un equilibrio tra le esigenze agricole e la protezione del nostro ecosistema.
Un Lungo Cammino verso l’Abrogazione
Sebbene la corte abbia bloccato solo l’articolo riguardante il pesticida, il resto della legge Duplomb rimane in vigore. La legge è stata sostenuta dal governo e dai principali sindacati agricoli, con l’intento di semplificare le norme per gli agricoltori e incentivare progetti cruciali come lo stoccaggio dell’acqua. Tuttavia, ha accolto critiche severe da parte di scienziati, esperti sanitari e gruppi ambientalisti, preoccupati per i rischi che comportava.
La reintroduzione dell’acetamiprid ha scatenato una petizione popolare, che ha raccolto oltre due milioni di firme. Questo è stato un fatto senza precedenti per la Francia, dimostrando l’ampio sostegno dell’opinione pubblica contro l’uso di pesticidi che compromettano la salute pubblica e la biodiversità. La petizione, promossa soprattutto da gruppi di studenti e ambientalisti, segna un’importante mobilitazione sociale.
Le Reazioni Politiche
Il blocco dell’articolo ha immediatamente suscitato reazioni dai politici di sinistra. Manuel Bompard, coordinatore del movimento France Insoumise, ha dichiarato sui social media: “La mobilitazione deve continuare finché la legge non verrà ritirata”. Questa frase esprime la determinazione di molti a lottare per una legislazione che rispetti l’ambiente e la salute pubblica.
Ian Brossat, copresidente del gruppo comunista nel consiglio comunale di Parigi, ha elogiato la sentenza come “un’eccellente notizia per la salute pubblica e l’ambiente”. Ha definito la legge una misura “assurda e pericolosa”, ribadendo la necessità di una revisione totale delle normative attuali.
Anche alcuni membri del governo, pur critici verso il blocco, sono stati costretti a riconsiderare la loro posizione. “Non possiamo ignorare questi segnali dalla società civile”, ha affermato un portavoce governativo. “Dobbiamo trovare un modo per combinare le esigenze agricole con la protezione delle risorse naturali”.
Il Dossier Acetamiprid
L’acetamiprid è stato vietato in Francia nel 2018 a causa della sua connessione con la diminuzione delle popolazioni di api e altri impollinatori. Nonostante ciò, è autorizzato in altri Paesi membri dell’Unione Europea fino al 2033, generando dibattiti infuocati sull’opportunità della sua reintroduzione.
Le associazioni ambientaliste, come Greenpeace Francia, hanno accolto con entusiasmo la decisione del Consiglio Costituzionale, definendola “una vittoria per la democrazia e il pianeta”. Secondo un portavoce di Greenpeace, “questo verdetto testimonia l’importanza di ascoltare le preoccupazioni della società civile riguardo l’uso di sostanze chimiche pericolose in agricoltura”.
Guardando Al Futuro
Il futuro della legge Duplomb resta incerto. Nonostante il blocco del Consiglio Costituzionale, ci sono già proposte per una totale abrogazione della legge nei prossimi mesi. Politici e difensori dell’ambiente stanno mobilitando le loro risorse, pronti a combattere per una legislazione che tuteli in modo efficace sia gli agricoltori che l’ambiente.
In un contesto globale dove i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità costituiscono sfide sempre più pressanti, la Francia sta cercando di trovare un equilibrio che garantisca la sicurezza alimentare senza compromettere il futuro del nostro pianeta. La mobilitazione della società civile è un elemento chiave in questo processo, e il recente verdetto ha dimostrato che la voce del pubblico può influenzare in modo significativo le decisioni legislativa.
In conclusione, questo episodio rappresenta non solo una battaglia contro un pesticida controverso, ma un simbolo di speranza per un futuro più verde e sano. La lotta per la protezione dell’ambiente continua, e gli sviluppi nei mesi a venire saranno cruciali per determinare la direzione della legislazione agricola in Francia.
Fonti
- Euronews
- Greenpeace Francia
- Dichiarazioni ufficiali da account social di politici francesi.
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