Export Made in Italy di qualità supera 170 miliardi, dati Confindustria 2024

Export Made in Italy di qualità supera 170 miliardi, dati Confindustria 2024

Export Made in Italy di qualità supera 170 miliardi, dati Confindustria 2024

Il Rapporto “Esportare la Dolce Vita” del Centro Studi di Confindustria evidenzia come l’export sia fondamentale per la crescita italiana in un contesto globale instabile. Il Made in Italy di qualità, combinando artigianalità, innovazione e sostenibilità, rappresenta una leva strategica per rafforzare la presenza internazionale attraverso prodotti e relazioni culturali. Con un export attuale di 170 miliardi di euro e un potenziale aggiuntivo significativo, l’attenzione si concentra sull’America Latina, dove la crescita è spinta anche dalla comunità italiana e dall’accordo UE-Mercosur che favorisce il commercio e le partnership industriali. La tutela del Made in Italy e la sostenibilità sono elementi chiave per il futuro.

Il Futuro dell’Export Italiano: Opportunità e Collaborazioni Strategiche con l’America Latina

ROMA (ITALPRESS) – In un contesto globale caratterizzato da instabilità e nuovi equilibri geopolitici, l’export rappresenta uno strumento fondamentale per la crescita economica dell’Italia. Lo conferma la 13ª edizione del rapporto “Esportare la Dolce Vita” del Centro Studi di Confindustria, presentato durante la Fashion Week di San Paolo, in Brasile. Realizzato con la collaborazione di SACE e il supporto di importanti associazioni di settore, il documento identifica nel Made in Italy di alta qualità – il cosiddetto “Bello e Ben Fatto” – il motore principale per rafforzare la presenza del Paese nel mondo, attraverso alleanze economiche e culturali durature. Con un valore di oltre 170 miliardi di euro, il Made in Italy si distingue per la capacità di combinare artigianalità, innovazione e sostenibilità, offrendo non solo prodotti ma anche contenuti culturali e rapporti di fiducia ai mercati internazionali.

L’area dell’America Latina e dei Caraibi (ALC) rappresenta oggi una nuova frontiera di collaborazione economica e culturale. Qui l’export di prodotti BBF (Bello e Ben Fatto) ha registrato una crescita media annua del 10% tra il 2018 e il 2024, mentre cresce la domanda di competenze, creatività e sostenibilità, valori che rendono il legame tra Italia e America Latina particolarmente forte e unico. Le comunità italiane presenti nel continente fungono da collegamento naturale per scambi basati su bellezza, qualità e innovazione responsabile. L’intesa siglata tra Unione Europea e Mercosur nel dicembre 2024 e la successiva approvazione per la liberalizzazione commerciale promettono di ridurre di 4 miliardi di euro i dazi, proteggendo al contempo 57 indicazioni geografiche italiane e coinvolgendo più di 1.400 imprese italiane attive nell’area.

L’attuazione completa di questo accordo potrebbe sbloccare un potenziale di export aggiuntivo superiore a 1,1 miliardi di euro verso i Paesi del Mercosur, partendo dai 7,4 miliardi già raggiunti nel 2024. Oltre alle opportunità commerciali, si prospettano partnership industriali, investimenti congiunti e progetti condivisi di innovazione e sostenibilità, favorendo la creazione di catene del valore più integrate tra Europa e America Latina. Barbara Cimmino, Vice Presidente Export di Confindustria, sottolinea come il rafforzamento del Made in Italy richieda una strategia di apertura commerciale, evidenziando la necessità che gli Stati membri agiscano con rapidità e coesione per la ratifica del trattato di libero scambio.

Il rapporto enfatizza infine come la protezione del Made in Italy da contraffazioni e imitazioni, unita a una transizione produttiva sostenibile, resti fondamentale per consolidare un modello economico basato su qualità e innovazione. L’espansione nei mercati dell’ALC, insieme all’adozione di tecnologie innovative e piattaforme digitali, potrà così rafforzare il dialogo tra le due rive dell’Atlantico, consolidando la reputazione dell’Italia come partner affidabile nelle dinamiche globali del commercio.

Il Made in Italy come volano di crescita verso nuovi mercati globali

ROMA (ITALPRESS) – In un quadro internazionale segnato da turbolenze geopolitiche e alleanze in evoluzione, l’export si conferma il motore principale della crescita italiana. La 13ª edizione del rapporto “Esportare la Dolce Vita”, elaborata dal Centro Studi di Confindustria e presentata durante la Fashion Week di San Paolo, mette in evidenza come il valore del Made in Italy di qualità – il celebre “Bello e Ben Fatto” – rappresenti la risorsa più affidabile per ampliare la presenza economica e culturale del Paese nel mondo. Grazie a oltre 170 miliardi di euro di beni caratterizzati da forte identità simbolica, il Made in Italy si distingue per la capacità di coniugare artigianalità, innovazione e sostenibilità, offrendo ai mercati internazionali non solo prodotti, ma anche esperienze e rapporti di fiducia consolidati.

L’analisi del Centro Studi individua un potenziale extra di export pari a 27,6 miliardi di euro, suddiviso tra mercati maturi – come Stati Uniti, Germania, Francia, Regno Unito e Spagna – e mercati emergenti, quali Cina, Emirati Arabi Uniti, Turchia, Russia e Kazakhstan. Tra i settori trainanti figurano alimentari, moda, arredamento e gioielleria. Particolare attenzione viene riservata all’area dell’America Latina e dei Caraibi, dove si registra una crescita media annua del 10% nell’export di prodotti “Bello e Ben Fatto” dal 2018 al 2024. Qui la vivace richiesta di competenze artigianali, creatività e sostenibilità crea un legame antico e unico, rinforzato dalle numerose comunità italiane attive e dalla recente intesa UE-Mercosur, che prevede la riduzione di 4 miliardi di euro in dazi e la tutela di 57 indicazioni geografiche italiane.

L’accordo commerciale siglato nel dicembre 2024, con il successivo via libera europeo, apre nuove prospettive per circa 1,1 miliardi di euro di export aggiuntivo verso i Paesi del blocco Mercosur, già destinatari di esportazioni per 7,4 miliardi di euro nel 2024. Oltre agli scambi commerciali, questa intesa favorisce la nascita di partnership industriali, investimenti condivisi e progetti di innovazione sostenibile, con l’obiettivo di rafforzare catene del valore integrate e resilienti tra Europa e America Latina. Barbara Cimmino, Vice Presidente di Confindustria per l’Export, sottolinea come il potenziamento del Made in Italy richieda un’apertura commerciale strategica e una rapida ratifica del trattato UE-Mercosur, fondando una politica estera economica centrata su cooperazione, sostenibilità e valorizzazione culturale.

Il rapporto evidenzia infine che la protezione del Made in Italy, contro contraffazioni e fenomeni di “Italian sounding”, insieme alla transizione verso produzioni sostenibili, restano pilastri imprescindibili per un modello economico innovativo e rispettoso del territorio. L’espansione commerciale nell’area America Latina e Caraibi, supportata dalle avanzate tecnologie digitali, potrà potenziare il dialogo transatlantico e consolidare l’Italia come partner affidabile in un sistema commerciale globale in continua trasformazione.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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