Shock: 7 italiani su 10 non superano la grammatica!
Negli ultimi anni, l’argomento dell’analfabetismo di ritorno ha suscitato un crescente dibattito. È un fenomeno che sembra oscillare tra presenza e assenza, e quando riemerge, suscita apprensione, quasi come un’ombra inquietante in notti tempestose o fra le mura di un castello desolato.
La situazione attuale è inquietante: l’ignoranza linguistica è palpabile e facilmente riconoscibile. Nonostante tentativi di comunicazione scritta corretta, molti utenti sui social si cimentano in atrocità grammaticali, con un linguaggio che presenta strutture sintattiche aberranti e neologismi poco azzeccati.
Recentemente, un’indagine di Libreriamo, un media digitale dedicato alla cultura, ha coinvolto circa 1600 italiani di età compresa tra i 18 e i 65 anni. Attraverso un monitoraggio su blog e social network, coadiuvato da un panel di 20 esperti tra sociologi e linguisti, è emerso un dato allarmante: sette italiani su dieci lamentano gravi problemi con la grammatica.
Le Gravi Defaillance Linguistiche
Il sondaggio, riportato dal Corriere della Sera, ha evidenziato alcune delle più comuni problematiche grammaticali: errori a dir poco clamorosi come “qual’è,” “pultroppo,” “propio,” e “avvolte” si sono rivelati all’ordine del giorno. Queste mancanze non si limitano solo alla scrittura, ma coinvolgono anche il parlato.
Fra i rilievi più significativi, vengono citati errori come “c’è ne” e “c’è né,” oltre all’uso eccessivo di abbreviazioni colloquiali come “tt questo” o “ke fai?”. Questa situazione è sintomatica di una cultura linguistica in declino, che spinge i linguisti come Saro Trovato a porsi delle domande serie.
