Controversie sul semestre di ingresso in medicina: le opinioni critiche si moltiplicano.
Il Semestre Filtro: Un Futuro Incerto per gli Studenti di Medicina?
Il fenomeno del “semestre filtro” è recentemente diventato uno dei temi più dibattuti tra gli studenti universitari italiani, specialmente per coloro che aspirano a entrare nelle facoltà a numero chiuso come medicina, odontoiatria e veterinaria. In particolare, le critiche provengono da un gruppo di giovani sentisi non rispettati dalla gestione di questo percorso ideato per semplificare e rendere più equa la selezione per l’accesso a queste prestigiose facoltà.
Cos’è il Semestre Filtro?
Introducido dal decreto legge 71/2025, il semestre filtro rappresenta una novità significativa nel panorama accademico italiano. L’idea iniziale era quella di permettere agli studenti di frequentare corsi fondamentali in Chimica, Fisica e Biologia, senza la necessità di sostenere un test d’ingresso. Questo modello avrebbe dovuto facilitare l’accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria, e Veterinaria, trasformando l’approccio tradizionale alla selezione in uno più inclusivo e formativo.
Il semestre filtro prevede tre corsi da 6 CFU (Crediti Formativi Universitari) e gli esami sostenuti durante questo periodo contribuiscono, attraverso una graduatoria nazionale, all’immatricolazione definitiva degli studenti. Tuttavia, la realtà di questo programma si è dimostrata ben diversa dalle aspettative iniziali.
