Addio Bonamico: il leggendario “marine” del basket italiano lascia un’eredità indelebile.

Addio Bonamico: il leggendario “marine” del basket italiano lascia un’eredità indelebile.

È Morto Marco Bonamico: Una Leggenda del Basket Italiano BOLOGNA (ITALPRESS) – Oggi, il mondo della...

È Morto Marco Bonamico: Una Leggenda del Basket Italiano

BOLOGNA (ITALPRESS) – Oggi, il mondo della pallacanestro italiana piange la scomparsa di Marco Bonamico, un grande protagonista del basket azzurro, deceduto all’età di 68 anni. Definito “il Marine” per la sua determinazione e la sua abilità, Bonamico ha lasciato un’eredità indelebile nel cuore degli appassionati di sport. Nato a Genova il 18 gennaio, ha iniziato la sua carriera professionistica nella storica Virtus Bologna nella stagione 1975-76, diventando rapidamente una figura iconica.

La sua carriera è stata caratterizzata da un’incredibile versatilità. Dopo un anno con la Virtus, Marco ha fatto una scelta audace, passando alla storica rivale Fortitudo Bologna nella stagione 1976-77, per poi ritornare ai “Vu Nere” l’anno successivo. Seguendo la sua passione per il basket, Bonamico ha indossato diverse maglie, tra cui quella dell’Antonini Siena, della Billy Milano, e di nuovo della Virtus Bologna negli anni ’80.

Un Percorso di Successi nel Basket

Marco Bonamico ha segnato la storia della pallacanestro italiana con le sue prestazioni eccezionali. Ha conseguito due scudetti con la Virtus (1975-76 e 1983-84) e ha vinto due Coppe Italia (1984 e 1989). La sua carriera include anche esperienze a Napoli, Forlì e Udine, dove ha chiuso la sua carriera in Serie A2, dopo aver disputato complessivamente 15 campionati di Serie A1 e 4 di Serie A2. È noto per essere stato il miglior marcatore nella finale di Eurolega del 1981, anche se in quella occasione la Virtus perse contro il Maccabi Tel Aviv.

La sua carriera in Nazionale è stata altrettanto illustre. Bonamico ha collezionato 154 presenze, realizzando 754 punti totali. Ha fatto parte della squadra che ha vinto l’argento alle Olimpiadi di Mosca nel 1980 e il titolo europeo nel 1983, evidenziando la sua capacità di brillare anche in palcoscenici internazionali. Nonostante la sua carriera sia stata caratterizzata da molte vittorie, Bonamico è anche ricordato per essere stato uno dei pionieri del tiro da tre punti, una vera innovazione nel basket italiano.

La tecnica e la maestria di Bonamico sotto canestro erano senza precedenti; il suo stile di gioco ha influenzato generazioni di giocatori. Sotto la sua influenza, la pallacanestro è diventata più dinamica, introducendo schemi di gioco moderni che molti atleti cercano di emulare ancora oggi.

Un’Icona Dentro e Fuori dal Campo

Dopo il ritiro dal mondo del basket attivo, Bonamico non ha abbandonato la sua passione per lo sport. È diventato una voce nota per le telecronache nel mondo della pallacanestro italiana, collaborando con la Rai. Accanto a Franco Lauro, ha commentato eventi di grande rilevanza come i Giochi Olimpici di Atene nel 2004, contribuendo a rendere accessibile il basket a un pubblico sempre più ampio.

Non si è fermato qui: Bonamico ha avuto un ruolo cruciale come presidente della Giba (Giocatori Italiani Basket Associati), dove si è adoperato per promuovere i diritti e le esigenze dei cestisti. Nel 2009, ha anche guidato la Legadue, facendosi portavoce delle esigenze dei club di seconda lega nel panorama sportivo italiano. La sua dedizione ha contribuito in modo significativo alla crescita del basket in Italia.

Marco Bonamico sarà sempre ricordato non solo come un atleta straordinario, ma anche come una figura ispiratrice per moltissimi giovani talenti che sognano un futuro nel basket. La sua influenza ha attraversato epoche e stili di gioco, facendo di lui un vero e proprio innovatore nel mondo del basket.

Il Cordoglio della Comunità Basket

In seguito alla sua scomparsa, la Federbasket ha rilasciato un emozionante comunicato, ricordando Marco Bonamico come uno dei più grandi giocatori italiani di tutti i tempi. “Ci ha lasciati nella notte il ‘Marine’, Marco Bonamico, uno dei più bravi giocatori italiani di tutti i tempi. Ha lasciato un ricordo positivo come atleta e come uomo in ogni realtà che lo ha visto protagonista”, ha dichiarato Giovanni Petrucci, presidente della FIP.

Un sentito tributo da parte di amici, colleghi, e fans è giunto in questo difficile momento, dimostrando quanto fosse amato e rispettato nel mondo dello sport. Il suo spirito e la sua passione per il basket continueranno a vivere attraverso i ricordi e le storie raccontate da coloro che lo hanno conosciuto e hanno ammirato il suo gioco.

Per ulteriori informazioni, si possono consultare le comunicazioni ufficiali della FIP e della Giba.

(Fonte: ITALPRESS)

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