Allerta Listeria: richiamati fesa di tacchino arrosto e salsiccia piccante per rischio alimentare.

Allerta Listeria: richiamati fesa di tacchino arrosto e salsiccia piccante per rischio alimentare.

Allerta Listeria: richiamati fesa di tacchino arrosto e salsiccia piccante per rischio alimentare.

Nuovi richiami alimentari: attenzione alla fesa di tacchino e alla salsiccia piccante

È appena stato lanciato un richiamo alimentare che segue quello dell’arista al forno Fior Fiore Coop, segnalato il 22 dicembre. Questa volta, a destare preoccupazione è la fesa di tacchino arrosto, per la quale il Ministero della Salute ha ricevuto notifiche ufficiali. Al contempo, si è registrato un richiamo anche per un lotto di salsiccia piccante a causa di rischi microbiologici. È fondamentale prestare attenzione a questi avvisi per garantire la propria sicurezza alimentare.

Dettagli sul richiamo della fesa di tacchino

I supermercati Esselunga hanno pubblicato un avviso che informa i consumatori del richiamo precauzionale di un lotto di gran fesa di tacchino arrosto marchiato Lenti. Secondo l’avviso, il prodotto potrebbe essere contaminato da Listeria monocytogenes. Il lotto interessato è quello con numero 2541330, venduto in vaschette da 100 grammi e con un termine minimo di conservazione fissato per il 03 gennaio 2026.

La fesa di tacchino è stata prodotta dalla Rugger Srl, un’azienda che opera in via Tetti Giro 7, a Santena, nella provincia di Torino (marchio di identificazione IT 1048L CE). In precedenza, la stessa azienda aveva dovuto richiamare un lotto di arista al forno, segnalata per possibili contaminazioni microbiologiche. Come dichiarato da un portavoce della Rugger Srl: “La salute dei nostri consumatori è la nostra priorità. Collaboriamo attivamente con le autorità per risolvere il problema.”

Richiamo della salsiccia piccante: i dettagli

Il Ministero della Salute ha anche emesso un altro richiamo riguardante un lotto di salsiccia piccante prodotto da Trinità Spa Food Industry. Questa volta, è stata accertata la presenza di Listeria monocytogenes nel prodotto, venduto in confezioni da 500 grammi. Il numero di lotto interessato è 908570, e i termini minimi di conservazione variano, includendo le date 19/12/2025, 21/12/2025, e altre fino al 25/01/2026.

È preoccupante notare che alcuni TMC riportati sono già scaduti. Sebbene l’avviso di richiamo sia stato emesso il 07 novembre, il Ministero ha comunicato l’operazione solo il 22 dicembre, con un ritardo di 46 giorni. Un portavoce del Ministero ha dichiarato: “Ci impegniamo a garantire la sicurezza alimentare, ma la tempistica di alcuni avvisi deve essere migliorata.” Un ulteriore problema è che l’avviso di richiamo non specifica il marchio del prodotto, né presenta foto, riducendo la chiarezza per i consumatori.

La salsiccia piccante richiamata è stata fabbricata dall’azienda Emilia Ovest Salumi Società Cooperativa, situata in via Marconi 23, ad Alseno, in provincia di Piacenza (marchio di identificazione IT 1025L CE). Per chi è in possesso del prodotto, è fortemente raccomandato di non consumarlo e di restituirlo al punto vendita per un rimborso.

Statistiche e informazioni sui richiami alimentari

Dal primo gennaio 2025, Il Fatto Alimentare ha segnalato ben 268 richiami, coinvolgendo un totale di 582 prodotti di aziende e marchi differenti. È importante tenersi aggiornati riguardo a questi avvisi per proteggere la propria salute. Per una visione completa e dettagliata dei richiami alimentari, è possibile visitare il sito ufficiale [Il Fatto Alimentare](https://www.ilfattoalimentare.it).

La sicurezza alimentare deve essere una priorità per tutti. È fondamentale che le aziende alimentari seguano le normative e le best practices per garantire prodotti salubri. Le autorità sanitarie devono continuare a monitorare e migliorare l’efficacia dei richiami. Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito del Ministero della Salute e restare informati su eventuali sviluppi.

© Riproduzione riservata. Foto: Depositphotos (copertina), Esselunga, Ministero della Salute.

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