Antibioticoresistenza in Italia: tassi elevati ma segnali di miglioramento nel panorama attuale.

Antibioticoresistenza in Italia: tassi elevati ma segnali di miglioramento nel panorama attuale.

Antibiotico-resistenza in Italia: i dati del 2024 ROMA (ITALPRESS) – Nell’anno 2024, la situazione...

Antibiotico-resistenza in Italia: i dati del 2024

ROMA (ITALPRESS) – Nell’anno 2024, la situazione della resistenza agli antibiotici in Italia mostra un quadro preoccupante, con percentuali elevate per gli otto patogeni monitorati. Le combinazioni patogeno/antibiotico evidenziano alcuni segni di stabilizzazione o riduzione, tranne per l’Enterococcus faecium resistente alla vancomicina, la cui incidenza continua a crescere. Questo allarmante aumento è stato evidenziato durante la Settimana Mondiale della Consapevolezza sugli Antibiotici, con dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) nel contesto del progetto Inf-Act.

I dati sull’antibiotico-resistenza in Italia

Ogni anno, circa 12.000 decessi in Italia sono attribuibili all’antibiotico-resistenza, incidendo significativamente sui pazienti ricoverati. “Questi numeri rappresentano vite umane e famiglie colpite da infezioni che potevano essere evitate o curate efficacemente” ha dichiarato Rocco Bellantone, presidente dell’ISS.

La resistenza agli antibiotici è una questione globale che richiede un’azione coordinata. Andrea Piccioli, direttore generale dell’ISS, ha sottolineato l’importanza dell’azione collettiva: “È ora di agire: proteggiamo il nostro presente, difendiamo il nostro futuro”. Per affrontare questa sfida, è essenziale sviluppare sistemi sanitari più forti e interconnessi.

Nel 2024, l’analisi della resistenza agli antibiotici per i patogeni isolati da sangue e liquor mostra una riduzione della multi-resistenza in Acinetobacter spp. (da 72,3% nel 2023 a 69,7% nel 2024) e una diminuzione della resistenza ai carbapenemi in Klebsiella pneumoniae (da 26,5% a 24,0% nel 2024). Tuttavia, si registra un lieve aumento nella resistenza alle cefalosporine di terza generazione in Escherichia coli (da 26,7% a 27,7%). Inoltre, Pseudomonas aeruginosa manifesta un abbassamento della resistenza in tutte le categorie di antibiotici.

Tra i batteri Gram+, si segnala una diminuzione della percentuale di Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA) da 26,6% a 25,7%. D’altra parte, l’Enterococcus faecium mostra un incremento della resistenza alla vancomicina, arrivando al 34,9%. Questi dati rispecchiano un quadro complesso che coinvolge le Terapie Intensive, dove si registrano resistenze più elevate rispetto agli altri reparti.

Consumi di soluzioni idroalcoliche negli ospedali italiani

Un altro aspetto da considerare è il consumo di soluzioni idroalcoliche negli ospedali. Nel 2024, il valore medio è sceso a 9,9 litri ogni mille giornate di degenza, ben al di sotto del valore ottimale di 20 L/1000 GDO decretrato dall’OMS. Il Molise registra il consumo più basso (2,6 L/1000 GDO), mentre l’Emilia-Romagna ha il consumo più elevato (29,3 L/1000 GDO). La situazione è migliorata in otto regioni, dove si è assistito a un aumento nel consumo di soluzioni idroalcoliche, segno di un impegno crescente verso la prevenzione delle infezioni.

Il progetto INF-ACT ha avuto un ruolo fondamentale nel potenziare la sorveglianza genomica della resistenza antimicrobica (AMR) in Italia. Attraverso il sequenziamento dell’intero genoma (WGS), si è potuto analizzare la resistenza nei principali patogeni e migliorare le risposte alle emergenze sanitarie. Ciò ha portato a collaborazioni tra lavoratori del settore umano, veterinario e ambientale per comprendere le dinamiche dell’AMR all’interfaccia uomo-animale-ambiente.

Stando alle proiezioni, se non si interverrà, entro il 2050 le infezioni resistenti agli antimicrobici potrebbero causare circa 39 milioni di decessi. L’approccio “One Health” è cruciale per affrontare questa crisi: la salute umana, animale e ambientale è intimamente interconnessa. L’uso responsabile degli antibiotici è una priorità fondamentale.

Adottare semplici buone pratiche igieniche, come lavarsi le mani e seguire le indicazioni mediche per l’assunzione di antibiotici, è essenziale per prevenire la diffusione di infezioni e la comparsa di ceppi resistenti. La salute globale richiede un impegno condiviso: solo così potremo garantire un futuro più sicuro per tutti.

Fonti ufficiali: Istituto Superiore di Sanità, Organizzazione Mondiale della Sanità.

– foto Ipa Agency –(ITALPRESS).

Non perderti tutte le notizie di salute su Blog.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *