Applausi per Segre Prima della Scala, proteste dei lavoratori dello spettacolo fuori
Il valore artistico e la scelta dell’opera di Sostakovic
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha espresso un giudizio molto positivo sull’evento e sull’opera selezionata per la Prima: “Mi pare che il maestro Chailly abbia fatto un’ottima scelta, anche se si tratta di un lavoro non tra i più conosciuti nel repertorio operistico”. Sala ha ricordato l’importanza di Dmitrij Sostakovic quale uno dei più grandi maestri della musica contemporanea del Novecento, evidenziando come i messaggi portati dall’opera – tra cui la centralità della figura femminile – siano oggi più pertinenti che mai. Pur in presenza di alcune polemiche legate alla scelta di un’opera russa in un contesto internazionale complesso, il primo cittadino ha ribadito che la decisione artistica è stata estremamente corretta e di valore.
La serata, tuttavia, non si è limitata alla sfera artistica e istituzionale. Poche ore prima dell’inizio, di fronte al Teatro alla Scala si sono svolte diverse manifestazioni di protesta. Tra queste, un ampio presidio in favore della Palestina ha animato la zona, con striscioni e slogan contro l’occupazione israeliana e a sostegno della libertà di Mohamed Shahin, imam di Torino oggetto di un decreto di espulsione. Le frasi “Palestina libera”, “7 ottobre non è una ricorrenza. Ora e sempre resistenza”, “Netanyahu assassino” e “From the river to the sea, Palestine will be free” sono state scandite dai manifestanti, che hanno anche espresso dissenso contro le politiche di riarmo e in solidarietà alla lavoratrice del teatro licenziata per aver pronunciato slogan analoghi durante un concerto ufficiale.
