Bibbia a scuola: insegnamenti di esperti per una cultura più profonda e consapevole.

Bibbia a scuola: insegnamenti di esperti per una cultura più profonda e consapevole.

Perché studiare la Bibbia da una prospettiva laica? La questione dell'insegnamento della Bibbia in...

Perché studiare la Bibbia da una prospettiva laica?

La questione dell’insegnamento della Bibbia in ambito scolastico è sempre stata al centro di dibattiti accesi. Molti si chiedono perché non sia un insegnante di Religione cattolica a fornire questa formazione. La risposta risiede nell’importanza di adottare un approccio aconfessionale e scientifico. È essenziale che lo studio della Bibbia non si limiti a un’esegesi esclusivamente religiosa, ma che si apra alla comprensione della sua storia, filosofia e letteratura.

Massimo Cacciari ha sollevato un punto cruciale al riguardo, suggerendo che il compito dei docenti di religione cattolica dovrebbe rimanere confinato alla trasmissione della fede. Questi insegnanti, nominati dai vescovi, spesso si trovano a fare l’apologia della loro religione, piuttosto che affrontare la Bibbia in un contesto più ampio e critico. Gli osservatori suggeriscono addirittura che l’insegnamento della religione dovrebbe avvenire al di fuori dell’orario scolastico tradizionale.

Chi garantisce, ad esempio, che gli insegnanti di religione siano in grado di trasmettere la ricca tradizione letteraria del Vecchio Testamento? Opere come “Saul e Davide” di Vittorio Alfieri, o i riferimenti di Goethe a Suleika, la moglie di Putifarre che amò Giuseppe, sono spesso trascurati. Inoltre, Thomas Mann ha costruito un romanzo straordinario proprio su queste tematiche. Queste connessioni evidenziano l’importanza di avere un esperto che si occupi di letteratura e arte, in grado di collegare questi elementi fondamentali della cultura con il testo biblico.


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