Bryan Cranston e SAG-AFTRA: OpenAI affronta seriamente le preoccupazioni sui deepfake.
Preoccupazioni nel mondo dello spettacolo per Sora 2 e i video generati dall’IA
Negli ultimi mesi, il lancio di Sora 2, un’applicazione di generazione video con intelligenza artificiale, ha sollevato un’onda di preoccupazioni tra attori, studi cinematografici e agenzie. L’Unione degli Attori, SAG-AFTRA, ha espresso solidamente il proprio disappunto rispetto all’uso delle loro immagini e voci in questi video. Già dal mese scorso, il sistema di deepfake ha suscitato critiche, in particolare quando sono apparsi video non autorizzati di Bryan Cranston, che lo ritraevano in situazioni inverosimili, come un selfie con Michael Jackson.
Le reazioni ufficiali e le misure correttive adottate da OpenAI
In risposta a queste problematiche, è stata rilasciata un dichiarazione congiunta da Bryan Cranston, OpenAI, SAG-AFTRA e altre entità. La dichiarazione affermava che OpenAI ha “rinforzato i guardrail” attorno alla politica di opt-in per l’uso dell’immagine e della voce degli artisti. Inoltre, sono stati espressi dei rammarichi per le “generazioni non intenzionali”. Le agenzie di talenti come United Talent Agency e Creative Artists Agency hanno sostenuto questa posizione, criticando in passato la mancanza di protezioni per gli artisti.
OpenAI ha annunciato importanti cambiamenti nella sua applicazione, sebbene non siano stati forniti dettagli specifici nel comunicato. Nonostante le richieste di commento da parte di The Verge, la società non ha fornito informazioni aggiuntive prima della pubblicazione dell’articolo. Tuttavia, sembra che OpenAI stia procedendo verso un rafforzamento delle tutele per gli artisti che non desiderano partecipare a questo tipo di generazione video.
