Celiachia in aumento: l’unica terapia efficace è una dieta rigorosamente senza glutine.
La Celiachia: Cos’è e Come Si Riconosce
La celiachia è una malattia autoimmune che colpisce l’intestino tenue e nasce dall’assunzione di glutine, una proteina presente nei cereali come grano, orzo e segale. In Italia, si stima che circa 1 persona su 100 sia affetta da questa condizione. Nei soggetti geneticamente predisposti, il glutine scatenando una reazione immunitaria, danneggia la mucosa intestinale e compromette l’assorbimento dei nutrienti essenziali.
I sintomi della celiachia includono disturbi intestinali, anemia, stanchezza e dermatite, e la diagnosi avviene attraverso esami del sangue che ricercano anticorpi specifici, seguiti eventualmente da una biopsia intestinale per una conferma diagnostica. L’unica terapia disponibile consiste in una dieta rigorosamente priva di glutine, da seguire per tutta la vita, consentendo così la remissione dei sintomi e la guarigione della mucosa danneggiata.
Aumento dell’Incidenza della Celiachia in Italia
Negli ultimi anni, si è osservato un aumento dell’incidenza della celiachia in Italia, un fenomeno spiegato da Giovanni Cammarota, professore di Gastroenterologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore, il quale ha affermato: "C’è una maggiore attenzione verso la diagnosi, e l’uso intensivo di glutine in età infantile potrebbe predisporre alcuni soggetti a malattie autoimmuni". La consapevolezza crescente riguardo alla celiachia ha portato a una diagnosi più tempestiva, ma ci sono anche fattori ambientali e genetici in gioco.
Il microbiota intestinale è un tema in crescita nella ricerca scientifica, suscitando interesse tra medici e ricercatori. Si ipotizza che l’alterazione del microbiota possa influenzare la permeabilità intestinale, aggravando il rischio di sviluppare la malattia. Recenti studi suggeriscono che un uso eccessivo di antibiotici durante l’infanzia potrebbe predisporre all’insorgenza di patologie autoimmuni.
Uno degli aspetti più complessi della celiachia è la latenza dei sintomi; infatti, tra l’insorgenza dei sintomi e la diagnosi possono trascorrere anche diversi anni. Alcuni pazienti, pertanto, possono rimanere asintomatici lungo il decorso della malattia. Cammarota avverte che “la biopsia intestinale è ancora necessaria, in particolare per gli adulti, mentre nei bambini sono previsti approcci meno invasivi".
Negli adulti, l’assenza di una diagnosi precoce può portare a complicazioni gravi, come l’anemia da carenza di ferro, un segnale spesso sottovalutato dai pazienti. "I celiaci che non evitano il glutine non assorbono adeguatamente nutrienti fondamentali come ferro, calcio e vitamina B12, aumentando il rischio di problematiche di salute a lungo termine", spiega Cammarota.
Prospettive Future e Ricerca Scientifica
Alcuni studi recenti stanno esplorando la possibilità di trasformare il sistema immunitario affinché tolleri il glutine. Cammarota commenta: "Si stanno investigando nuove terapie immunologiche, sperando di regolare la risposta autoimmune ai pazienti affetti”. Questa direzione innovativa si basa sull’esperienza acquisita nel trattamento di determinate forme di cancro con linfociti T ingegnerizzati. Sebbene promettenti, anche queste tecniche sono ancora nella fase di ricerca.
Il paziente celiaco, ha sottolineato Cammarota, "non è celiaco per il microbiota, ma perché ingerisce glutine, avendo una predisposizione genetica". Da questo punto di vista, le alterazioni microbiche possono influire negativamente sulla salute intestinale, accentuando i sintomi e complicando il quadro clinico.
Sebbene la dieta priva di glutine rimanga il principale interruttore per il miglioramento dei sintomi e la salute intestinale, nuove scoperte nel campo della ricerca offrono una speranza concreta per un futuro in cui la celiachia possa essere gestita in modo meno restrittivo.
La crescente attenzione verso la celiachia e l’impegno nella ricerca possono portare a risultati sorprendenti, trasformando la qualità di vita di migliaia di pazienti. È fondamentale continuare a mettere in luce questi temi e sensibilizzare l’opinione pubblica per garantire diagnosi tempestive e cure adeguate.
Per ulteriori informazioni sulla celiachia, si può consultare il sito ufficiale della Società Italiana di Gastroenterologia e Patologia Digestiva (SIGE), dove vengono forniti dettagli utili e aggiornamenti sulla ricerca e le linee guida terapeutiche.
Foto estratta da Medicina Top
(ITALPRESS)
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