Checco Zalone torna a Natale con “Buen Camino”: il nuovo attesissimo film in sala
Scelta della location e messaggi del film
Un elemento distintivo di “Buen camino” è la scelta del Cammino di Santiago come location, un percorso insolito per un film comico. Nunziante spiega: “Abbiamo immaginato Checco come uno ricco e pensato a un luogo che stridesse con lui, con uno che non cerca Dio perché si considera tale. Abbiamo pensato a ciò che fa impazzire un genitore quando un figlio non rispecchia più la sua identità. Nel nostro caso, il padre va in crisi quando la figlia rinuncia alle cose materiali e per capirla deve mettersi a camminare a piedi.” L’ironica scena d’apertura con la Ferrari rossa come mezzo di trasporto è un chiaro segnale del distacco tra i mondi dei protagonisti.
Zalone racconta anche la sua personale riflessione: “Quando avevo l’età di Cristal non cercavo la spiritualità, volevo fare il pianista. Ora, forse, farei davvero il Cammino perché ho visto tante persone cambiare, e ho sentito racconti di chi è profondamente cambiato.” Nunziante aggiunge un’importante riflessione sul valore della spiritualità nella vita: “A 17 anni avevo un elemento spirituale, pensavo che la vita non finisse nella vita. Per molti anni questo aspetto è stato deriso ma l’uomo deve misurarsi con l’ignoto. La commedia non fornisce risposte definitive ma solleva dubbi e fa crescere; la certezza è sempre volgare.”
