Come allargare il canale auricolare in modo sicuro e naturale

Indicazioni, rischi e decorso post-operatorio


La canaloplastica è indicata in diversi casi, tra cui:

  • Anomalie congenite o malformazioni del canale uditivo
  • Malattie del condotto esterno, come infezioni croniche o stenosi
  • Complicazioni derivanti da precedenti interventi chirurgici
  • Rimozione di tumori localizzati nel canale uditivo
  • Adattamento di apparecchi acustici specifici o per esigenze anatomiche particolari

Questa procedura è necessaria soprattutto quando il tessuto cutaneo del canale è irreversibilmente danneggiato: la pelle del canale auricolare ha infatti una capacità unica di crescere e auto-pulirsi, funzione persa in caso di grave danno e che deve essere sostituita da innesti.

Lo scopo primario dell’intervento è ampliare il condotto per facilitare la pulizia, ridurre le infezioni ricorrenti e prevenire il ristagno di cerume. Inoltre, spesso la canaloplastica viene eseguita in associazione a timpanoplastica e mastoidectomia per ottenere un miglior risultato funzionale e anatomico.

I rischi associati all’operazione possono includere:

  • Guarigione cutanea anomala
  • Dolore e infezioni nel sito chirurgico
  • Problemi di guarigione della ferita
  • Nausea e diarrea post-operatorie
  • Difficoltà uditive residue o peggioramento dell’udito
  • Vertigini e acufeni
  • Paralisi del nervo facciale
  • Perforazione del timpano

In alcuni casi può essere necessaria una revisione chirurgica se i risultati non sono ottimali. È importante ricordare che con l’età l’udito tende a peggiorare fisiologicamente.

Recupero e follow-up dopo canaloplastica


Il recupero post-operatorio varia da paziente a paziente e dipende dall’estensione dell’intervento. Il post-operatorio prevede l’uso di analgesici e antibiotici per prevenire infezioni e gestire il dolore. Il riposo è fondamentale nei primi giorni dopo l’intervento. Generalmente, si può tornare a svolgere le normali attività entro pochi giorni, a meno che non compaiano sintomi come vertigini persistenti.

Il bendaggio del canale uditivo viene rimosso dopo tre settimane, periodo durante il quale è importante evitare traumi o infiltrazioni di acqua nell’orecchio. Due mesi dopo l’intervento è prevista una valutazione audiometrica per monitorare l’andamento dell’udito e pianificare eventuali terapie di supporto.

La pulizia del nuovo condotto uditivo deve essere effettuata regolarmente, da sei mesi a un anno, per rimuovere le cellule morte che si staccano dalla pelle innestata. Solo uno specialista otorinolaringoiatra è in grado di eseguire in modo sicuro una pulizia profonda con l’ausilio del microscopio, garantendo così il mantenimento ottimale della funzione uditiva.


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